I russi hanno fin dal primo giorno contestato la versione ufficiale degli Stati Uniti e anche il loro alleato, ovviamente, dubita: Bashar al Assad mette in dubbio l’operazione americana della notte tra sabato e domenica scorsi, che avrebbe portato alla morte di Abu Bakr al Baghdadi, stanato in un villaggio della provincia di Idlib.
In un’intervista alle tv al-Sourya e al-Ikhbarya, riprese dall’agenzia di stampa Sana, il presidente siriano ha escluso ogni coinvolgimento delle forze di Damasco nel raid, nonostante Donald Trump abbia ringraziato anche la Siria.
“Cosa più importante – ha sottolineato Assad – non sappiamo realmente se questa operazione sia avvenuta o meno. Nessun aereo è stato intercettato sugli schermi radar. Perché i resti di al Baghdadi non sono stati mostrati? E’ lo stesso scenario che venne seguito con Bin Laden”, ucciso in un’operazione in Pakistan otto anni fa. Ma diverso da quanto avvenne con Saddam Hussein, “la cui operazione per la cattura venne mostrata dalla A alla Z”, ha osservato il presidente siriano. Che ha quindi chiesto, “perché nascondere tutto sull’operazione bin Laden e poi su quella contro al Baghdadi? Questo fa parte dei trucchi degli americani. E è per questo che non si può credere a tutto, a meno che non vengano fuori con delle prove”.