Gli investigatori stanno vagliando un’altra versione riguardo all’attentato della metro di San Pietroburgo. Secondo le indagini Akbarzhon Jalilov, il 22 presunto autore dell’attentato, non intendeva farsi esplodere ma anzi è stato vittima di un raggiro, ridotto a bomba ambulante dai suoi complici, “kamikaze a sua insaputa”.
A riportare la notizia è stata Interfax che ha citato una fonte di intelligence: “Molti indizi indicano che avrebbe dovuto solo piazzare gli ordigni, innescati poi da una telefonata”, ha detto la fonte.
“Nel quadro dell’attività” degli investigatori russi “sono stati identificati alcuni cittadini delle repubbliche dell’Asia centrale che avevano avuto contatti” con il presunto autore dell’attentato di tre giorni fa a San Pietroburgo, Akbarzhon Jalilov: lo ha detto il Comitato investigativo russo, secondo cui “nel corso delle perquisizioni nell’appartamento dove vivevano queste persone sono stati trovati oggetti che hanno importanza per le indagini che sono stati sequestrati e mandati a un esame”.