Parte il G20 a Napoli, Il ministro Cingolani: "Urgente e prioritaria decarbonizzazione"

La città partenopea è blindata per i cortei degli antagonisti, istituita zona rossa per lo svolgimento dell'evento. Oltre 50 le delegazioni straniere presenti con ministri da tutto il mondo

Cingolani al G20 di Napoli
Cingolani al G20 di Napoli
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22 Luglio 2021 - 19.26


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Il G20 di Napoli, indirizzato ai temi ambientali e sui problemi dell’inquinamento, ha avuto inizio oggi pomeriggio.
“Soluzioni basate sulla natura e approcci ecosistemici per affrontare il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e la povertà sono “uno strumento permanentemente cruciale, ma non dovrebbero sostituire l’urgente e prioritaria necessità di decarbonizzazione e riduzione di tutte le emissioni di gas serra”.
Lo ha sottolineato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, aprendo i lavori del G20. “Attenzione prioritaria – ha osservato il ministro – dovrebbe anche essere prestata alla protezione, alla conservazione, alla gestione sostenibile e al ripristino delle terre degradate, alla gestione sostenibile delle risorse idriche, gli oceani e i mari. 
Inoltre, è fondamentale riconoscere il grave impatto dei rifiuti marini – e in particolare dei rifiuti di plastica marini – sugli ecosistemi marini, le zone costiere, la pesca e il turismo”. Il ministro ha poi sottolineato: “La ministeriale del G20 su Ambiente, Clima ed Energia, si svolge “in circostanze senza precedenti che hanno richiesto e richiedono ancora un’azione globale coraggiosa, congiunta e immediata”.  Poi ha aggiunto: il “Pnrr riallinea lo sviluppo dell’Italia con l’agenda 2030 e l’accordo di Parigi”. “Tutti i gruppi sono al lavoro. Siamo qui riuniti oggi in un contesto che sottolinea il ruolo chiave svolto dai ministeri dell’Ambiente di tutto il mondo nel garantire le basi della società post-pandemia. Si tratta di decisioni importanti che mettono 20 paesi del mondo che da soli fanno l’80% del Pil e più dell’80% della Co2 emessa. 
Si tratta di metterli d’accordo su misure molto impellenti non più procrastinabili – ricorda ancora Cingolani – L’obiettivo primario è che se continuiamo a produrre anidride carbonica e altri gas climalteranti in ogni attività umana, aumenteranno l’effetto serra in maniera irreparabile e il pianeta andrà incontro alla desertificazione e scioglimento dei ghiacci”. 
“Sia nel mondo del clima che nel mondo della biodiversità, è sempre più chiaro che la sfida centrale riguarda il funzionamento del sistema finanziario e la misura in cui si allinea alle esigenze di sviluppo sostenibile. In parole povere, se il sistema finanziario può essere allineato a queste esigenze, la transizione verso uno sviluppo sostenibile può essere raggiunta. Senza tale allineamento, lo sviluppo sostenibile rimarrà al di fuori della nostra portata, con conseguenze catastrofiche che lasceremo alle generazioni future” ha sottolineato il ministro. 
“Ridurre le emissioni, controllare l’aumento della temperatura nei prossimi decenni sotto 1,5 gradi al massimo. Questo vuol dire cambiare tutto: mobilità, industria. Abbiamo urgenza, dobbiamo trovare il modo di farlo sostenibilmente”, ha aggiunto. Infine, sull’Italia: “Noi adesso abbiamo un piano, quello del Recovery plan e 4 settori primari: fortissimo investimento sull’ambiente, monitoraggio delle coste, riforestazione, acque, l’efficientamento energetico delle case. Dobbiamo portare la frazione dell’energia elettrica che noi consumiamo a 70% di rinnovabile, oggi siamo intorno a un terzo”. 
Corteo antagonisti, forte schieramento di Polizia 
Il corteo degli antagonisti contro il G20 in corso a Napoli – ai quali si sono aggiunti gruppi di disoccupati del movimento “Banchi nuovi” e del Movimento pro migranti, per un totale di un migliaio scarso di manifestanti -è stato bloccato in piazza VII Settembre da un forte sbarramento del Reparto Mobile della Polizia,  ed instradato in  via S. Anna dei Lombardi. 
Il corteo non dovrebbe oltrepassare la vicina Piazza Municipio,  a ridosso della zona rossa.  Le forze dell’ordine sono disseminate lungo i possibili percorsi verso piazza del Plebiscito, nel timore di un blitz di gruppi di manifestanti per penetrare nella zona rossa. 
Dal contrasto al cambiamento climatico fino allo sviluppo di ‘città smart’, i temi sul tavolo del G20 
Dal contrasto al cambiamento climatico all’accelerazione della transizione ecologica, dalle prospettive di una ripartenza sostenibile e inclusiva, resa possibile da soluzioni tecnologiche innovative, fino allo sviluppo di città “smart” e resilienti. Gli obiettivi sono condivisi da tutti, sulla carta. Il problema è accordarsi sul come e con quali scadenze. 
Il G20 Ambiente, Clima ed Energia, al via oggi a Napoli (si conclude domani 23 luglio), parte col presupposto di spingere la comunità internazionale verso “obiettivi più ambiziosi” di politica climatica e preparare il terreno a vertici come la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, in programma a Glasgow in autunno e co-organizzata da Regno Unito e Italia. La giornata di oggi sarà dedicata all’Ambiente, quella del 23 ad Energia e Clima, per la prima volta in coppia al G20. 
A fare gli onori di casa il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani che sta ricevendo i colleghi. Cingolani ha già avuto un incontro bilaterale con John Kerry, inviato speciale Usa per il clima: “Italia e Usa insieme per un’alta ambizione e per azioni stringenti in questa decade per tenere la temperatura del pianeta a 1,5 gradi” sottolinea il Mite (Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare). Bilaterale del ministro italiano anche con l’omologa francese, Barbara Pompili.  
Napoli blindata per l’evento: circa 2.200 le forze dell’ordine in campo
E’ una Napoli blindata quella che si è svegliata questa mattina per lo svolgimento del vertice G20 su clima, ambiente ed energia, in programma fino a domani 23 luglio a Palazzo Reale. Il Comune partenopeo ha emanato un dispositivo di traffico che prevede lo stop ad auto e pedoni che va da piazza Trieste e Trento, a piazza del Plebiscito, fino al Lungomare di via Partenope, compresa via Nazario Sauro. La zona è stata interamente transennata con i new jersey ed inoltre sono sospese anche le concessioni per i tavolini di bar e ristoranti della zona. Anche lo storico bar Gambrinus chiuderà gli ingressi lato piazza Trieste e Trento e piazza del Plebiscito. Controlli rafforzati all’Aeroporto di Capodichino, al porto ed a piazza Municipio è stato sospeso il parcheggio riservato ai bus turistici City Sightseeing a Cavalli di Bronzo. Nella ‘Zona Rossa’, relativa a quella di massima sicurezza ed in quella “arancione’ (riservata), non saranno possibili cortei e manifestazioni di alcun tipo, anche se il Prefetto di Napoli, Marco Valentini, ha assicurato che garantirà “ogni forma di dissenso e opposizione purché siano espressi nel rispetto della legge”. Inoltre per l’evento che vedrà Napoli “sotto gli occhi del mondo”, il Prefetto ha assicurato una città ‘protetta’ con 2000 agenti. In campo polizia di stato, guardia di finanza, carabinieri, esercito e capitaneria di porto. Inoltre saranno circa 200 gli agenti in strada, ogni giorno, della polizia municipale. Per non lasciare nulla al caso, martedì 20 luglio si è svolta anche un’esercitazione antiterrorismo che simulava un attacco terroristico con feriti e presa di ostaggi. L’evento, che ha portato a Napoli oltre 50 delegazioni straniere con ministri da tutto il mondo, è stata organizzata nel rispetto delle normative Covid: è stato necessario l’esito di un tampone negativo nelle ultime 48 ore sia per i delegati internazionali, sia per giornalisti che per addetti ai lavori. I paesi che fanno parte del G20 rappresentano più dell’80% del PIL mondiale, il 75% del commercio globale e il 60% della popolazione del pianeta e sono: Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud Africa, Turchia e Unione Europea. A questi si aggiunge la Spagna, che è un invitato permanente del G20.
Kerry: “Siamo a una svolta per un mondo più pulito”
“Difendendo l’ambiente abbiamo la possibilità reale  di migliorare la vita delle persone e siamo alla vigilia del maggior cambiamento dalla rivoluzione industriale”. Lo afferma l’inviato speciale Usa sul clima, John Kerry, in un’intervista a Repubblica. “La mia impressione è che i singoli Paesi vogliono fare meglio nella protezione dell’ambiente e vogliono riuscirci adesso”, spiega Kerry. “I vostri ministri, come Cingolani, stanno facendo un grande lavoro, sono molto competenti. Ho incontrato il premier Draghi ed è stato molto chiaro con me nel descrivere le ambizioni dell’Italia: non solo per accompagnare Cop26 al successo ma anche per indicare la strada verso il futuro. La co-presidenza di Italia e Gran Bretagna per la Cop26 ci fa ben sperare”, sottolinea ancora Kerry. Quanto alla Russia, secondo l’inviato Usa, “può fare molto” per raggiungere un accordo Onu alla Conferenza sul clima di Glasgow. “Putin ha chiarito che considera i cambiamenti climatici anche per il suo Paese. La Russia ha il metano e nelle regioni settentrionali ha il problema delle fuoriuscite nella tundra, nel permafrost. Hanno grandi edifici e intere città divenute instabili a causa del suolo che si scioglie. Inoltre la Russia ha il gas e, sebbene non sia l’ultima soluzione, usarlo può contribuire ad avvicinarla”, è il ragionamento di Kerry. La Cina, invece, continua a difendere il finanziamento di impianti a carbone all’estero. Il perché bisognerebbe chiederlo ai cinesi, secondo Kerry. “Io credo sia un problema, una sfida, di cui Pechino deve rendere conto a tutti”, precisa l’inviato Usa. “Sappiamo che alcuni Paesi considerano questi impianti cruciali per la loro produzione di energia ma non lo consideriamo più corretto: oggi abbiamo il vento, il sole ed altre fonti rinnovabili che sono accessibili e costano anche meno. Sta a Paesi come la Cina scegliere di andare incontro a questi benefici”.
Timmermans: “Ambiente e ripresa vanno insieme”  
“Noi politici a livello europeo, nazionale e internazionale dobbiamo dimostrare che questa transizione sarà giusta e solidale, solo così i cittadini ci seguiranno”. Lo afferma il vicepresidente della Commissione Ue con la delega al Green Deal, l’olandese Frans Timmermans, in un’intervista al Corriere della Sera, alla vigilia del G20 dell’Ambiente. La scorsa settimana la Commissione ha presentato il piano Fit to 55, che rivoluzionerà l’economia europea e il nostro stile di vita.
Le misure previste hanno però suscitato critiche tra i Paesi Ue e tra gli eurodeputati. Preoccupa su chi cadrà il costo della transizione verde. “L’Ue ha dimostrato con piani concreti che possiamo fare dei progetti che ci aiutino ad arrivare alla neutralità climatica entro il 2050 e a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030. È possibile raggiungere questi obiettivi e nello stesso tempo far crescere l’economia. Questo è il nostro messaggio principale: non c’è contraddizione tra la lotta al cambiamento climatico e la ripresa dell’economia”, spiega Timmermans. Secondo il vicepresidente della Commissione Ue, “la violenza della natura” di questi giorni “ci mostra che dobbiamo intervenire con urgenza”. “Però c’è sempre il dibattito su quanto costi la transizione verde, su quanto si possa chiedere ai cittadini. Credo che adesso i cittadini abbiano capito che non c’è tempo da perdere e che non far niente costi molto più delle misure che dobbiamo mettere in atto. Il timore di vedere i Gilet Gialli per strada non deve impedire ai politici europei di agire adesso”, insiste Timmermans.
Attivisti no-global occupano zona porto Napoli
Blitz di attivisti dei movimenti ambientalisti e dei centri sociali questa mattina nel porto commerciale di Napoli. La manifestazione di protesta contestualmente all’apertura dei lavori del G20 ambiente, clima ed energia che si svolge a Palazzo Reale.
I manifestanti hanno esposto uno striscione con la scritta “Stop G20” e “Lavoro salute ambiente la lotta è una sola, insorgiamo”. Bloccata anche una raffineria Q8 a San Giovanni a Teduccio. Gli attivisti di Beesagainstg20 invece hanno manifestato bloccando lo svincolo autostradale dell’A3 a Napoli est.  Ieri pomeriggio un gruppo di circa 50 attivisti è riuscito a varcare la soglia della “zona rossa” entrando in piazza Plebiscito ed esponendo striscioni contro il G20.Zca. Oggi pomeriggio cittadini e cittadine scenderanno in piazza Dante per denunciare l’ennesimo fallimento della politica nell’affrontare la devastazione climatica e l’estinzione di massa. Attivisti e attiviste – spiega una nota di Extinction Rebellion Napoli con Greenpeace e Climate Save movement – insceneranno un corteo funebre a simboleggiare la morte del pianeta, degli animali e dell’immane costo in vite umane che l’inazione politica sta causando. Sarà capeggiato da Pulcinella, simbolo di Napoli, legato e martoriato dalla crisi ecosistemica e climatica. Il tutto si svolgerà in maniera completamente nonviolenta.

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