A Napoli parte il G20 per l'Ambiente: "La transizione non sarà semplice"
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A Napoli parte il G20 per l'Ambiente: "La transizione non sarà semplice"

Kerry: "Siamo alla vigilia del maggior cambiamento dalla rivoluzione industriale".

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22 Luglio 2021 - 10.30


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Sostenibilità e transizione ecologica sono due assi centrali della presidenza di turno dell’Italia al G20. Per questo motivo, per la prima volta nella storia di questo formato dei grandi della terra, clima ed energia, vanno di pari passo in una riunione dei ministri delegati. Obiettivo ambizioso della presidenza italiana è quello di coniugare tutela dell’ambiente e spinta verso la crescita e il progresso. La direzione, ha precisato la presidenza italiana, deve essere quella di creare le condizioni per un rilancio che sia ambizioso, efficace e sostenibile e ciò dovrebbe tradursi nella dichiarazione finale che i ministri adotteranno a Napoli e sui cui le delegazioni stanno già lavorando da giorni. “Abbiamo scelto di far prevalere l’ambizione e di lavorare incessantemente a un documento comune tra tutti. Sappiamo bene che la transizione ecologica non è un pranzo di gala, ma non abbiamo alternative che lavorare insieme in un’unica direzione, senza lasciare indietro nessuno”, ha dichiarato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, padrone di casa della ministeriale, a cui saranno affidate le conclusioni nella conferenza stampa finale di venerdì 23 luglio. 

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“Difendendo l’ambiente abbiamo la possibilità reale di migliorare la vita delle persone e siamo alla vigilia del maggior cambiamento dalla rivoluzione industriale”. Lo afferma l’inviato speciale Usa sul clima, John Kerry, in un’intervista a Repubblica alla vigilia del G20 dell’Ambiente che si apre oggi a Napoli. “La mia impressione è che i singoli Paesi vogliono fare meglio nella protezione dell’ambiente e vogliono riuscirci adesso”, spiega Kerry. “I vostri ministri, come Cingolani, stanno facendo un grande lavoro, sono molto competenti. Ho incontrato il premier Draghi ed è stato molto chiaro con me nel descrivere le ambizioni dell’Italia: non solo per accompagnare Cop26 al successo ma anche per indicare la strada verso il futuro. La co-presidenza di Italia e Gran Bretagna per la Cop26 ci fa ben sperare”, sottolinea ancora Kerry.

“Noi politici a livello europeo, nazionale e internazionale dobbiamo dimostrare che questa transizione sarà giusta e solidale, solo così i cittadini ci seguiranno”, ha affermato il vicepresidente della Commissione Ue con la delega al Green Deal, l’olandese Frans Timmermans, in un’intervista al Corriere della Sera, alla vigilia del G20 dell’Ambiente che comincia oggi a Napoli. La scorsa settimana la Commissione ha presentato il piano Fit to 55, che rivoluzionerà l’economia europea e il nostro stile di vita. Le misure previste hanno però suscitato critiche tra i Paesi Ue e tra gli eurodeputati. Preoccupa su chi cadrà il costo della transizione verde. “L’Ue ha dimostrato con piani concreti che possiamo fare dei progetti che ci aiutino ad arrivare alla neutralità climatica entro il 2050 e a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030. È possibile raggiungere questi obiettivi e nello stesso tempo far crescere l’economia. Questo è il nostro messaggio principale: non c’è contraddizione tra la lotta al cambiamento climatico e la ripresa dell’economia”, spiega Timmermans. Secondo il vicepresidente della Commissione Ue, “la violenza della natura” di questi giorni “ci mostra che dobbiamo intervenire con urgenza”. “Però c’è sempre il dibattito su quanto costi la transizione verde, su quanto si possa chiedere ai cittadini. Credo che adesso i cittadini abbiano capito che non c’è tempo da perdere e che non far niente costi molto più delle misure che dobbiamo mettere in atto. Il timore di vedere i Gilet Gialli per strada non deve impedire ai politici europei di agire adesso”, insiste Timmermans. 

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Mentre i politici discuteranno, oggi alle 15 cittadini e cittadine scenderanno in piazza Dante per denunciare l’ennesimo fallimento della politica nell’affrontare la devastazione climatica e l’estinzione di massa. Attivisti e attiviste – spiega una nota di Extinction Rebellion Napoli con Greenpeace e Climate Save movement – insceneranno un corteo funebre a simboleggiare la morte del pianeta, degli animali e dell’immane costo in vite umane che l’inazione politica sta causando. Sarà capeggiato da Pulcinella, simbolo di Napoli, legato e martoriato dalla crisi ecosistemica e climatica. Il tutto si svolgerà in maniera completamente nonviolenta. 

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