Svizzera e CBD: quali sono le regole?
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Svizzera e CBD: quali sono le regole?

La canapa light è un prodotto perfettamente legale in Svizzera ad oggi, a patto che si rispettino delle regole ben precise nella sua produzione e distribuzione.

La canapa light è un prodotto perfettamente legale in Svizzera
La canapa light è un prodotto perfettamente legale in Svizzera
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30 Marzo 2021 - 17.25


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La canapa light è un prodotto perfettamente legale in Svizzera ad oggi, a patto che si rispettino delle regole ben precise nella sua produzione e distribuzione. Queste leggi come vedremo sono decisamente più permissive se confrontate alle normative europee e italiane, ma restano comunque dei vincoli da rispettare, soprattutto quando viene coinvolta la sfera del THC.

Sia in Italia che in Svizzera, quindi è possibile fare acquisti di sostanze a base di CBD, ed è possibile farlo sia in loco che tramite internet. Ad esempio, in entrambi i paesi è possibile comprare prodotti al CBD su Justbob, un e-commerce altamente specializzato in questo settore.

Cosa dice la legge svizzera

Dopo l’apertura della Svizzera ad ulteriori legalizzazioni in campo della vendita dei prodotti a base di CBD, nel paese è oggi possibile comprare, vendere e coltivare tutto ciò che gravita intorno al mondo della Canapa Sativa e delle sue varianti.

Ad esempio, oggi è finalmente possibile nel paese elvetico coltivare la pianta della canapa facendola arrivare fino a piena maturazione, in modo da poter esprimere al 100% il proprio potenziale naturale. Prima, invece, per legge c’era l’obbligo di una mietitura anticipata, poiché con l’avanzare della maturazione della pianta aumentava di pari passo il contenuto di THC all’interno di essa. 

Fare un raccolto troppo precoce, però, non va a diminuire soltanto il contenuto di THC della pianta, ma anche quello delle sue proprietà medicinali. Diventa quindi poco vantaggioso restare su un limite troppo basso di THC, soprattutto se si pensa che l’uso medicinale della cannabis light è sempre più diffuso e da risultati benefici dimostrati. 

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Questo problema è stato ovviato dal fatto che oggi è possibile commercializzare prodotti che contengono al proprio interno una percentuale di THC che può arrivare fino al 1%, il che è notevole se paragonate alle percentuali concesse sul suolo europeo. Nell’Unione Europea e in Italia, infatti non si può andare oltre lo 0,2% di THC nei prodotti a base di CBD, e ciò influisce anche sulla coltivazione della suddetta pianta, la quale deve ancora essere mietuta prima del previsto onde evitare eccessivi accumuli di THC al suo interno.

 

Le restrizioni

Se da un lato lo stato elvetico si è aperto a diverse concessioni nel campo della canapa legale, allo stesso tempo si registra un certo rigore nel far rispettare le restrizioni attualmente vigenti nel paese.

Se infatti si supera la soglia impostata dallo Stato all’1% di THC, le leggi prevedono pene severissime che possono arrivare fino ai 3 anni di reclusione per i trasgressori. 

Inoltre, si registrano diversi divieti che pongono i prodotti di CBD con contenuti di THC sullo stesso piano di prodotti come gli alcolici e il tabacco. Ad esempio, questi prodotti vengono venduti esclusivamente ai maggiori di 18 anni, e così come per l’alcool, la percentuale di THC nel sangue permessa per chi si mette alla guida è veramente bassissima.

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Tutto ciò è dovuto principalmente al fatto che il THC è una sostanza di tipo psicotropa, in grado quindi di andare a influire piuttosto pesantemente sul comportamento e sulla psiche. Ciò non vale per il CBD, il quale non è psicotropo ma agisce soltanto a livello del nostro sistema endocannabinoide.

Il CBD, infatti non altera il comportamento, ma semplicemente, andando ad agire su alcuni recettori sia periferici che a livello del sistema nervoso centrale, induce un profondo senso di rilassamento sia fisico che mentale. Proprio per questo la cannabis light viene utilizzata moltissimo in campo medico, sia in Svizzera che in molti altri paesi, come vedremo nel prossimo paragrafo.

L’uso del CBD in ambito medico

L’Ufficio federale della sanità pubblica, in Svizzera, rilascia ai pazienti che ne hanno bisogno un permesso speciale per accedere più facilmente a prodotti medicinali a base di CBD. Nella realtà dei fatti si è visto però che questo processo è troppo lento e soprattutto il permesso viene concesso a pazienti con patologie molto gravi, quando in realtà ad averne bisogno sono anche altre persone che versano in situazione decisamente meno gravi.

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Quindi molte persone preferiscono accedere a questi prodotti anche senza la licenza, comprandole normalmente e sempre nei limiti delle leggi imposte. Proprio per questo, il governo svizzero sta cercando di snellire questi passaggi burocratici e di rivedere la normativa vigente.

Questo è molto importante perché, come già accennato, l’utilizzo della cannabis in ambito medico è sempre più in crescita. I benefici medici del CBD sono stati infatti provati ampiamente da numerosi studi scientifici, e molti altri studi sono attualmente in corso. 

Per conoscere questi benefici più nel dettaglio si possono consultare siti a carattere medico scientifico, in cui ci sono informazioni dettagliate e sicure grazie alle quali è possibile farsi un’idea precisa e personale sull’argomento.

L’industria del CBD oggi

Per quanto riguarda l’industria della canapa in Svizzera, per concludere, possiamo dire che questa è destinata ad una crescita sempre maggiore nei prossimi anni, il che attira molto anche investitori e produttori stranieri, che vedono la coltivazione di canapa in svizzera come un’attività molto conveniente.

Il fatto che non ci sia bisogno di particolari licenze e autorizzazioni per coltivarla e venderla aiuta infatti questi produttori a risparmiare moltissimo, sia in termini di tempo che di denaro.

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