Ha smascherato le menzogne di Di Maio sull'Ilva: Marescotti insultato sul web
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Ha smascherato le menzogne di Di Maio sull'Ilva: Marescotti insultato sul web

Alessandro Marescotti, attivista di Peacelink, aveva duramente criticato il Giggino nazionale denunciando le sue dichiarazioni come pubblicità ingannevole

Alessandro Marescotti
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28 Aprile 2019 - 14.16


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La premessa: nei giorni scorsi, per fare un po’ di cassetta al sud che non crede più alle false promesse grilline, Giggino di Maio e la sua compagnia di giro, compreso il ministro Franco (a maiale esistente) Bonisoli avevano incontrato le associazioni di Taranto a dir poco imbufalite per tutte le stupidaggini dette dai grillini sull’Ilva.
Menzogne che sono valse al M5s il pieno di voti in quelle zone e ora tutti si sono accorti dell’inganno.
Ma c’è stato un professore, Alessandro Marescotti, attivista di Peacelink, che si è accorto della menzogna sulla menzogna. Ossia che Giggino da Avellino non solo non aveva rispettato le promesse sull’Ilva ma che perfino, dopo il voltafaccia, aveva dato dati sballati, giurando che comunque l’accordo che era riuscito a strappare aveva contentito una riduzione del 20 per cento delle emissioni nocive.
Falso. Le emissioni sono aumentate di molto. Alla faccia di chi voleva tutelare la saluto dei cittadini di un’area nella quale le morti di tumore non si contano.
Ma i grillini, reazionari o anti-fascisti a seconda dei ‘mi piace’ sui social – li conosciamo bene. La verità e la coerenza sono un dettaglio nella loro narrazione. Ma quello su cui sono esperti è l’assalto squadristi sul web.
Così ha dovuto denunciare Marescotti: “Sto ricevendo una discreta quantità di insulti per aver letto a Di Maio i dati delle centraline Arpa che smentiscono le sue dichiarazioni. Molti di quelli che insultano non sanno che il sottoscritto ha presentato l’esposto da cui è nato #AMBIENTESVENDUTO e l’arresto di tutti i personaggi chiave dell’inchiesta ILVA, compreso esponenti del Pd, inchiesta da cui è derivata anche gran parte della fortuna elettorale del M5s a Taranto”.
E subito dopo un’ulteriore precisazione dopo la diffusione grillina di fake news pentastellate: “
Sta circolando in rete la falsa tesi che Di Maio sia stato “censurato” ad hoc e che invece nel suo intervento conclusivo abbia risposto puntualmente alle mie obiezioni. Chiunque può controllare la risposta del ministro Di Maio. Non è stato in grado di smentire NULLA di quello che ho detto. Le mie obiezioni sull’eccesso di mortalità non è stato smentito dalla Grillo perché non è voluta intervenire. Controllate attentamente il discorso del ministro Di Maio e non troverete NESSUNA risposta alle mie obiezioni su quella che ho definito “pubblicità ingannevole”.
Del resto un conto sono le dichiarazioni su Facebook, un conto le interviste inginocchiate dove si può cambiare argomento.
Un contro sono dati e cifre vere alle quali non si può rispondere con altri date e dire vere. Hanno mentito e ora se la prendono con chi ha smascherato le menzogne.

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