L'allarme dell'Onu: la minaccia dei cambiamenti climatici non è mai stata così grave

La relazione di Patricia Espinosa, che ha aperto in Polonia i lavori della conferenza Onu sul Clima che segue quella di Parigi del dicembre 2015

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2 Dicembre 2018 - 15.41


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Quanti altri morti di tumore, quanti altri bambini nati con malformazioni. Quante altre alluvioni devastanti, quante altre siccità, quante altre tempeste, quante carestie provocati da terreni che da fertili diventano aridi.

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Quante altre devastazioni nel nome della speculazione, della cementicazione. Quanto altro territorio consumato dai mattoni, quanta altra deforestazione, quanti altri prati mangiati, quanti fiumi inquinati.

Eppure chi uccide il mondo e in nome del’inquinamento e della speculazione sta uccidendo più persone di quanto abbiano mai fatto Hitler, Mussolini, Pol Pot e tutti i tiranni dell’ultimo secolo messi insieme, gode ancora di consenso sociale.

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Nessuno percepisce la gravità dei crimini, spesso mascherati dalla scusa del lavoro e del progratto.

Ora è il momento di cambiare: “La minaccia posta all’umanità dai cambiamenti climatici “non è mai stata più grave” e deve spingere la comunità internazionale “a fare molto di più”. E’ quanto ha detto il Segretario esecutivo della Convenzione quadro Onu sui cambiamenti climatici (Unfccc), Patricia Espinosa, aprendo i lavori della conferenza Onu sul Clima che segue quella di Parigi del dicembre 2015.

“L’impatto dei cambiamenti climatici non è mai stato più grave. Questo ci dice che dobbiamo fare molto di più. La COP24 deve renderlo possibile”, ha detto Espinosa in un comunicato.
“Si prevede che l’anno in corso sarà uno dei quattro più caldi di sempre – ha spiegato Espinosa nella nota – le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera hanno raggiunto livelli record e le emissioni continuano ad aumentare”.
I cambiamenti del clima colpiscono “già le comunità di tutto il pianeta” e “le vittime, le distruzioni, le sofferenze” che portano “rendono il nostro lavoro più urgente”, ha sottolineato.
Sono circa 200 i Paesi riuniti da oggi in Polonia per la 24esima Conferenza Onu, chiamata a definire un regolamento comune per implementare l’accordo di Parigi del 2015.

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