La Bce alza ancora i tassi, Lagarde: "I governi ritirino gli aiuti sul caro energia"

Bce, Lagarde: "È molto probabile" che continueremo ad alzare i tassi di interesse a luglio, "a meno che non ci sia un cambiamento concreto del nostro scenario. Non siamo soddisfatti dell'outlook sull'inflazione"

La Bce alza ancora i tassi, Lagarde: "I governi ritirino gli aiuti sul caro energia"
Christine Lagarde
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15 Giugno 2023 - 16.29


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La Bce alza ancora i tassi d’interesse, un ulteriore 0,25% che rappresenta una vera mazzata per mutui di imprese e famiglie. A spiegare la misura è Christine Lagarde:  “È molto probabile” che continueremo ad alzare i tassi di interesse a luglio, “a meno che non ci sia un cambiamento concreto del nostro scenario. Non siamo soddisfatti dell’outlook sull’inflazione”

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La presidente della Bce ha poi attaccato gli aiuti dei governi per quanto riguarda il caro energia. “Con l’attenuarsi della crisi energetica, i governi dovrebbero ritirare tempestivamente e in modo concertato le relative misure di sostegno per evitare di aumentare le pressioni inflazionistiche a medio termine, che richiederebbero una risposta di politica monetaria più energica. Le politiche fiscali dovrebbero essere progettate per rendere la nostra economia più produttiva e ridurre gradualmente l’elevato debito pubblico”.

“L’inflazione in calo ma si prevede che rimarrà troppo alta per troppo tempo. Il Consiglio direttivo è determinato a garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al suo obiettivo a medio termine del 2%. Pertanto, oggi ha deciso di aumentare di 25 punti base i tre tassi di interesse chiave della Bce”, scrive l’Istituto nel comunicato sull’aumento dei tassi che “riflette la valutazione aggiornata del Consiglio direttivo delle prospettive di inflazione, la dinamica dell’inflazione sottostante e la forza della trasmissione della politica monetaria. 

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“In base alle proiezioni macroeconomiche di giugno, gli esperti dell’Eurosistema si attendono che l’inflazione complessiva si attesti in media al 5,4% nel 2023, al 3,0% nel 2024 e al 2,2% nel 2025”, spiega la Bce.

“Le decisioni future del Consiglio direttivo della Bce assicureranno che i tassi saranno portati a livelli sufficientemente restrittivi per assicurare un ritorno tempestivo dell’inflazione al target del 2%, e che resteranno su quel livello finché sarà necessario”, ribadisce la Bce, precisando che continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati, per determinare il livello appropriato e la durata della restrizione. Le decisioni sui tassi continueranno a basarsi sulle prospettive dell’inflazione alla luce dei dati economici, sulla dinamica dell’inflazione di fondo e sulla forza della trasmissione della politica monetaria.

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