La Ue conferma lo stop a diesel e benzina dal 2035: è la Caporetto del governo Meloni

Il negoziato sullo stop alle auto a motore termico non verrà riaperto per includere i biocarburanti, come sta chiedendo l'Italia, oltre ai carburanti sintetici, su cui è stato raggiunto l'accordo con la Germania.

La Ue conferma lo stop a diesel e benzina dal 2035: è la Caporetto del governo Meloni
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27 Marzo 2023 - 14.12


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Auto green, la Ue ha deciso di non indietreggiare sullo stop ai motori diesel e benzina a partire dal 2035 e, con tutta probabilità, il testo di legge non sarà più riaperto per eventuali modifiche. L’annuncio è arrivato dopo l’ok di Berlino sull’uso delle auto elettriche a partire proprio dal 2035. 

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Lo ha fatto sapere un alto funzionario Ue, riferendo che il regolamento verrà poi aggiunto ai punti all’ordine del giorno della riunione dei ministri dell’Energia in programma martedì a Bruxelles. Tagliati fuori i biocarburanti, su cui punta l‘Italia, che chiederà di rimandare il voto.

Il negoziato sullo stop alle auto a motore termico non verrà riaperto per includere i biocarburanti, come sta chiedendo l’Italia, oltre ai carburanti sintetici, su cui è stato raggiunto l’accordo con la Germania. “Penso che la Commissione dovrà comunicare cosa farà parte dell’accordo raggiunto con la Germania durante il fine settimana, è una dichiarazione che doveva essere fatta dalla Commissione e che non è disponibile al momento”, ha aggiunto il funzionario Ue.

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I biocarburanti sembrano esulare dall’ambito del provvedimento, in quanto non al 100% “neutrali” in termini di emissioni di Co2. Ora la Commissione si è impegnata a “dare seguito alle misure giuridiche necessarie per attuare il Considerando 11”. “Nell’attuale regolamento sulle emissioni di CO2 che stiamo negoziando, c’è un “considerando” che prevede una proposta da parte della Commissione sugli e-fuels e la discussione verteva su quando la Commissione avrebbe rispettato tale impegno, ma se era già incluso nel regolamento, i negoziati sullo stesso regolamento non verranno riaperti”, ha spiegato la fonte.

Nella riunione degli ambasciatori Ue, l’Italia chiederà che l’approvazione del Regolamento sulle emissioni CO2 delle autovetture nuove sia tolta dai punti senza discussione del Consiglio Energia di martedì 28 marzo. Lo si apprende da fonti diplomatiche Ue, secondo cui l’Italia vorrebbe in tal modo approfondire la dichiarazione sugli e-fuels che la Commissione allegherà allo stop alle auto inquinanti dal 2035. La Commissione, riferisce la fonte, presenterà una dichiarazione scritta sui prossimi passi per l’attuazione del Preambolo 11 del Regolamento sull’immatricolazione dopo il 2035 di veicoli che funzionano esclusivamente con “e-fuels”.

La richiesta dell’Italia si basa sul fatto che l’attesa dichiarazione della Commissione (sebbene non alteri formalmente il testo normativo del nuovo Regolamento) cambia sostanzialmente le condizioni per la sua interpretazione e attuazione. L’Italia ritiene dunque che gli Stati debbano avere il tempo per riflettere in merito. Si chiederà dunque che il regolamento sia tolto dai punti dove non è prevista discussione martedì al consiglio Affari Energia dove, sulla carta, è prevista la ratifica finale del regolamento, dopo l’intesa Ue-Germania.

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