Ucraina, è scontro tra Russia e Usa sulla crisi alimentare

Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione, ha risposto al segretario di Stato Usa Blinken: "Loro usano sanzioni economiche 'folli' e quindi non possono aspettarsi che la Russia garantisca forniture alimentari"

Ucraina, è scontro tra Russia e Usa sulla crisi alimentare
Dmitri Medvedev
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20 Maggio 2022 - 09.24


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L’ex presidente russo Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione, ha sottolineato che gli occidentali non possono colpire Mosca con sanzioni economiche “folli” e allo stesso tempo aspettarsi che la Russia garantisca forniture alimentari. Medvedev ha risposto al segretario di Stato americano Antony Blinken, che aveva accusato Mosca, in una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, di aver preso in ostaggio “l’approvvigionamento alimentare di milioni di ucraini e milioni di altre persone nel mondo”.

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“Il nostro Paese è pronto ad assumersi tutti i suoi obblighi”, ha commentato Medvedev su Telegram, “ma attende anche l’aiuto dei suoi partner commerciali”. “Altrimenti non ha senso: da un lato ci impongono sanzioni folli e dall’altro ci chiedono di garantire l’approvvigionamento alimentare. Non funziona così, non siamo stupidi”, ha tuonato Medvedev rilanciando le richieste di Mosca di revocare le sanzioni al suo export se l’Occidente vuole che i porti ucraini tornino operativi. Nella giornata di oggi, Stati Uniti e Russia si sono incolpati a vicenda alle Nazioni Unite per i rischi di crisi alimentare: Washington ha chiesto a Mosca di sbloccare le esportazioni di grano ucraine dai porti del Mar Nero.

“Smettete di bloccare i porti del Mar Nero! Consentite la libera circolazione di navi, treni e camion che trasportano cibo fuori dall’Ucraina”, ha ammonito Blinken. Denunciando un desiderio occidentale di “addossare alla Russia la colpa di tutti i problemi del mondo”, l’ambasciatore di Mosca all’Onu, Vassily Nebenzya, ha respinto nel complesso le accuse occidentali.

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“Sostenete che stiamo bloccando la possibilità di esportare prodotti agricoli dall’Ucraina via mare. Tuttavia, la verità è che è Kiev, che continua a bloccare 75 navi straniere da 17 Paesi diversi nei porti di Nikolaev, Kherson, Chernomorsk, Mariupol, Ochakov, Odessa e Yuzhny ed è stata l’Ucraina a minare il Mar Nero”, ha inoltre denunciato il diplomatico russo.

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