Inflazione, stangata da oltre 1400 euro per gli acquisti di una famiglia media: aumenti per cibo, acqua e trasporti

La tabella dell'Unione Nazionale dei consumatori: "Una disfatta, bisogna intervenire subito"

Inflazione, stangata da oltre 1400 euro per gli acquisti di una famiglia media: aumenti per cibo, acqua e trasporti
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23 Febbraio 2022 - 11.36


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L’infalzione di gennaio ha toccato un record che non si registrava da 26 anni e le previsioni non sono certo rosee. Ci si aspetta un aumento ancor più marcato, trainato dai costi elevatissimi per l’energia.

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L’accelerazione dell’inflazione a gennaio certificata dall’Istat si tradurrà in una stangata per le famiglie. Lo denunciano le associazioni dei consumatori che calcolano l’aumento dei costi e chiedono al governo di intervenire.

L’inflazione a 4,8%, secondo i calcoli dell’Unione Nazionale Consumatori, significa per una coppia con due figli, un aumento del costo della vita pari a 1.711 euro su base annua (844 solo per abitazione, acqua ed elettricità, 421 euro per i trasporti, 270 per mangiare e bere); per una coppia con 1 figlio, la maggior spesa annua è pari a 1.609 euro (846 per l’abitazione, 367 per i trasporti, 242 per mangiare); in media per una famiglia il rialzo complessivo è di 1.387 euro (794 per l’abitazione, 270 per i trasporti, 201 per il cibo e le bevande).

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“Ma il primato della stangata spetta alle coppie senza figli con meno di 35 anni che, spendendo di più di quelle con figli per la casa, hanno un aggravio annuo di 1.789 euro, dei quali ben 1000 per la sola abitazione”, spiega il presidente Massimiliano Dona, che commenta: “Una disfatta! Dati disastrosi che inguaiano le famiglie e il Paese, con effetti rovinosi sui consumi e sulla ripresa in corso. Una batosta dovuta ai prezzi di luce, gas e carburanti senza i quali l’inflazione tendenziale sarebbe solo all’1,8% invece che al 4,8%, più di 2 volte e mezza”.

Secondo il Codacons, l’inflazione al +4,8% si traduce in un maggior esborso, considerata la totalità dei consumi di una famiglia “tipo”, pari a +1.474 euro annui a nucleo. “Un livello di inflazione così elevato non si registrava dal 1996 e rappresenta un massacro per le tasche degli italiani – afferma il presidente Carlo Rienzi – Il caro-energia traina la crescita dei prezzi al dettaglio e investe anche beni primari come gli alimentari, con il record dei vegetali che rispetto allo scorso anno subiscono un rincaro del +13,5%”.

“Il Governo deve intervenire e in fretta, perché livelli così’ elevati dei prezzi avranno ripercussioni immediate sul potere d’acquisto dei cittadini e sui consumi delle famiglie, con effetti devastanti per commercio ed economia – prosegue Rienzi – Sui prezzi pende inoltre la spada di Damocle dei nuovi rialzi delle tariffe luce e gas che scatteranno ad aprile, e che potrebbero determinare una nuova spinta inflazionistica portando i listini al dettaglio a livelli record”.

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