Maria Cecilia Guerra, chi è la candidata alla presidenza della Camera dell'opposizione
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Maria Cecilia Guerra, chi è la candidata alla presidenza della Camera dell'opposizione

Maria Cecilia Guerra: "I lavoratori non sono robot che uno prende e molla quando vuole. Non si può avvisare di un licenziamento attraverso un sms o una Pec".

Maria Cecilia Guerra, chi è la candidata alla presidenza della Camera dell'opposizione
Maria Cecilia Guerra
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14 Ottobre 2022 - 10.05


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Maria Cecilia Guerra è il nome scelto dal Pd, e condiviso dalle opposizioni, come presidente della Camera dei deputati, da opporre a Lorenzo Fontana della Lega.

“Sono molto contenta che il mio nome sia considerato come un nome in grado di aggregare e creare condivisione. Mi fa anche piacere essere considerata l`anti Fontana”. Lo ha detto Maria Cecilia Guerra intercettata dai cronisti alla Camera dopo che il Pd ha scelto di puntare sul suo nome alla prossima votazione.

 “La mia è una candidatura di bandiera. Penso sia importante dare il segno della massimo unita per superare la brutta storia di ieri e per me è significativo perché il candidato proposto dal centrodestra e effettivamente molto divisivo. Un nome rispetto a cui bisogna dare anche un segnale di distanza e di coerenza”.

In quest’intervista dello scorso anno, l’ex sottosegretaria al Mef parlava dei lavoratori Gkn e, più in generale, della nuova concezione del lavoratore come mero numero da spostare in qualsiasi momento.

Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria al Mef, ha commentato la vicenda Gkn in un’intervista su Radio Anch’io (Radio Rai). “Con Gkn siamo di fronte a un caso molto significativo cioè di una grande impresa che decide da sola la chiusura di uno stabilimento, come se i lavoratori non ci fossero: questo è il tema fondamentale che noi dobbiamo affrontare”.

“I lavoratori non sono robot che uno prende e molla quando vuole – ha proseguito Guerra – qui in ballo ci sono invece 422 persone e dunque altrettante famiglie. La Gkn è proprietà di un fondo estero e qui sta passando l’idea che questo tipo di imprese funzionano come se fossero un mero investimento finanziario, che si fa e da cui si recede secondo la convenienza del momento: si può agire con questa logica quando in mezzo ci sono dei lavoratori? Avvisare di un licenziamento attraverso un sms o una Pec è veramente una cosa disumana, da medioevo”.

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