I terribili dati Istat di novembre: in un anno 473mila occupati in meno

Crescono di 61mila unità gli occupati stabili. Torna ad oltre il 30% la disoccupazione giovanile

Operaio al lavoro
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2 Dicembre 2020 - 11.05


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Arrivano i dati Istat di novembre: nel mese scorso gli occupati diminuiscono lievemente rispetto a settembre (-0,1% pari a 13.000 unità in meno) ma si riducono in modo consistente su ottobre 2019 a causa della pandemia con 473,000 persone al lavoro in meno.

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L’Istat sottolinea che il calo sia dovuto soprattutto al crollo del lavoro indipendente e di quello a termine mentre gli occupati stabili sono aumentati (+61.000) anche grazie al blocco dei licenziamenti.

Rispetto a febbraio si sono persi nel complesso 420.000 occupati.

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Nel trimestre agosto-ottobre 2020 si è registrato un aumento di 115.000 occupati sul trimestre precedente. 
Torna sopra quota 30% il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni: a ottobre il tasso sale al 30,3% con un aumento di 0,6 punti rispetto a settembre e di 2,6 punti rispetto a ottobre 2019. Lo rileva l’Istat. I disoccupati in questa fascia di età sono 422.000 con un aumento di 2.000 unità su settembre e di 6.000 sullo stesso mese dell’anno precedente.

Il tasso di disoccupazione tra i 15 e i 64 anni a ottobre è stabile al 9,8% rispetto a settembre mentre cresce di 0,3 punti percentuali rispetto a ottobre 2019.

Lo rileva l’Istat sottolineando che i disoccupati in Italia sono 2.479.000 con un aumento di 11.0000 unità su settembre e di 43.000 unità su ottobre 2019.

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E’ invece aumentata l’inattività dato che a fronte della pandemia e della riduzione dell’attività in tanti hanno smesso di cercare attivamente lavoro.

Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni sono 257.000 in più rispetto a ottobre 2019 e raggiungono le 13.572.000 unità con un tasso del 35,5% (+0,8 punti).

 

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