Il pm di Genova: "Accertato che i bilanci presentati dalla Lega alle Camere fossero truccati"

Francesco Pinto, Procuratore Aggiunto del capoluogo ligure ha seguito tutte le inchieste sui soldi della Lega

Salvini e Bossi
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27 Settembre 2020 - 15.00


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Perché i giudici hanno deciso di sequestrare tutti i 49 milioni visto che non tutti sono stati utilizzati per le spese personali di Umberto Bossi?
“Questo è un ragionamento semplicistico che non tiene conto del fatto che il titolo di reato è truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubblica”.
Risponde cosi Francesco Pinto, Procuratore Aggiunto di Genova che ha seguito tutte le inchieste sui soldi della Lega, a PresaDiretta nell’inchiesta “Caccia al tesoro” – in onda lunedì 28 settembre alle 21.20 su Rai3.
“Questo significa – aggiunge – che tutti i bilanci che sono stati presentati alle Camere sono bilanci truccati perché sono state fatte passare per spese del partito spese che non erano del partito. E questo è qualcosa che è stato accertato giudizialmente”.
E sull’accordo tra Lega e Procura per la restituzione dei soldi da parte del partito di Matteo Salvini in rate mensili da 600mila euro in 80 anni, il procuratore ha detto: “E’ accettato il fatto che mensilmente venisse accreditata una certa somma da parte della stessa Lega Nord in modo tale che comunque il sequestro venisse eseguito ma senza la necessità di impiegare interi battaglioni della Guardia di Finanza per andare a ricercare tutti i conti possibili e per garantire, tra l’altro, anche un’agibilità politica di quel movimento nel momento in cui veniva privato di qualsiasi somma a sua disposizione”.

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