L'economia in smart working: come ottimizzare l'azienda
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L'economia in smart working: come ottimizzare l'azienda

Il lockdown ha fatto emergere la necessità di lavorare a distanza e le aziende private e le pubbliche amministrazioni hanno dovuto ripensare l’intera organizzazione del lavoro.

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17 Settembre 2020 - 20.41


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Lo smart working è un tema caldo negli ultimi mesi. Il lockdown ha infatti fatto emergere la necessità di lavorare a distanza e le aziende private e le pubbliche amministrazioni hanno dovuto ripensare l’intera organizzazione del lavoro.
Dopo la chiusura totale, la situazione non è mutata di molto perchè i contingentamenti riducono lo spazio di lavoro e c’è bisogno di pianificare una nuova economia, basata sul raggiungimento di obiettivi e misurazione delle performance.
Dialog Sistemi, società di consulenza dall’esperienza decennale, propone soluzioni per ogni tipo di realtà aziendale, occupandosi sia di pubblica amministrazione, sia di servizi.
Lo scopo è ottimizzare il lavoro in azienda con software in grado di raccogliere ed elaborare i dati prodotti dalle aziende. I programmi sono molto sofisticati e, la loro composizione a moduli, li rende semplici da utilizzare, ottenendo elaborazioni statistiche in poco tempo e per aree specifiche. Si può quindi analizzare un determinato comparto aziendale, verificando i singoli processi di produzione di produzione o di avanzamento di un progetto.

La gestione del lavoro da remoto
La crescente richiesta di lavorare in smart working, combinata anche ad un’esigenza pratica delle aziende per quanto concerne gli spazi a disposizione, pone la questione sulla gestione del lavoro da remoto.
I software di gestione sono un aiuto fondamentale in questo perché ciascun dipendente può caricare gli aggiornamenti in piattaforma e informare i dirigenti su quanto fatto. L’aggiornamento costante dei dati poi consente a tutto il team di individuare situazioni da correggere e intervenire tempestivamente per uscire da condizioni sfavorevoli.
Per far funzionare in maniera eccellente il sistema, è importante creare un clima di fiducia reciproco. Questo è un cambiamento epocale, che porterebbe enormi vantaggi nella gestione delle risorse umane. Il dipendente che lavora senza lo stress del costante controllo e supportato dalla fiducia, è maggiormente motivato a raggiungere i propri obiettivi e ad operare con più tranquillità.
Il sistema del capo che dirige tutto dall’alto, senza interfacciarsi con i dipendenti, sta man mano svanendo a favore di una struttura lavorativa di tipo orizzontale, basata sull’importanza delle competenze utili ad un progetto.

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Le potenzialità dello smart working
Accanto alla gestione dei dati con un software dedicato, lo smart working ha portato anche ad altre riflessioni: la gestione del tempo, degli spazi aziendali e la riduzione dei consumi. In grandi città come Roma o Milano, avere meno lavoratori che si spostano contemporaneamente e che frequentano gli stessi luoghi ridurrebbe inquinamento, stress e caos. Le città dovranno rivedere la loro impostazione ma non è detto che sia negativa. L’immagine dello smart worker che lavora esclusivamente da casa in pigiama non è poi così reale, perché c’è bisogno di incontrare i colleghi per riunioni operative, e perché molte persone a casa non riescono a lavorare. Bisogna dunque ripensare gli spazi, applicare nuove modalità di gestione del timing e operare una redistribuzione dei clienti per la attività commerciali e ricettive. Consideriamo infatti che chi lavora da remoto ha più tempo per spostarsi e per vivere la propria città praticando hobbies, sport e frequentando luoghi di svago e intrattenimento.

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