Il Tar dice no alla riapertura delle discoteche: "C'è una grave epidemia, prima la salute"

Lo ha deciso il presidente della terza sezione quater del Tar del Lazio, respingendo una richiesta di sospensione cautelare urgente proposta dall'associazione sindacale Silb-Fipe.

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19 Agosto 2020 - 09.13


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Prima la salute e poi i soldi. Soprattutto mentre c’è un preoccupante aumento dei contagi nell’ultima parte dell’estate.
Non ci sarà alcuna riapertura delle discoteche al momento. Il Tar ha infatti detto “no” alla sospensione cautelare urgente dell’ordinanza con la quale il 16 agosto il ministro della Salute ha chiuso i locali da ballo e introdotto l’obbligo di mascherina nei luoghi pubblici. Lo ha deciso il presidente della terza sezione quater del Tar del Lazio, respingendo una richiesta di sospensione cautelare urgente proposta dall’associazione sindacale Silb-Fipe.
L’udienza in camera di consiglio per la valutazione collegiale del ricorso è stata fissata al 9 settembre. 
Nelle motivazioni del Tar si legge che “nel bilanciamento degli interessi proprio della presente fase del giudizio, la posizione di parte ricorrente risulta recessiva rispetto all’interesse pubblico alla tutela della salute nel contesto della grave epidemia in atto” e “tale interesse costituisce l’oggetto primario delle valutazioni dell’Amministrazione”.
“Fino al 7 settembre staremo chiusi e ora prolifererà l’abusivismo – ha commentato Maurizio Pasca, presidente del Silb Filp -. L’ordinanza del ministro non sta facendo altro che incentivare l’abusivismo. Siamo già in possesso di centinaia di video di feste abusive in ville che sfuggono a ogni controllo. In un filmato con giovani che addirittura si dichiarano positivi al Covid”.

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