Prestito di 6,3 miliardi a Fca: Conte placa le polemiche e Repubblica sponsorizza Elkann
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Prestito di 6,3 miliardi a Fca: Conte placa le polemiche e Repubblica sponsorizza Elkann

Il premier ha detto che si tratta di un'azienda italiana che occupa tantissimi lavoratori e ha promesso nel futuro decreto semplificazioni un sistema fiscale competitivo per le imprese.

John Elkann
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17 Maggio 2020 - 10.51


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Il premier Giuseppe Conte ha provato a spegnere le polemiche intorno a Fca, che ha avviato la procedura, così come previsto dal Decreto Liquidità, per chiedere un finanziamento per tre anni, con la garanzia della Sace, quindi dello Stato, fino a 6,3 miliardi di euro.

“E’ un’azienda italiana che occupa tantissimi lavoratori”, ha chiarito il premier che promette – nel futuro decreto semplificazioni – un sistema fiscale competitivo per le imprese.

Ed in effetti Fca ha avviato una procedura con il Governo italiano per l’ottenimento di una garanzia da Sace per il perfezionamento di una linea di credito destinata esclusivamente al sostegno della filiera dell’automotive in Italia, composta da circa 10.000 piccole e medie imprese.

Lo ha reso noto il gruppo in una nota, spiegando che per questo obiettivo è stato avviato un dialogo con il primo gruppo bancario italiano, Intesa Sanpaolo. E conferma quindi di aver avviato una procedura con il Governo italiano (il Ministero dell’Economia e Finanze – Mef, e il Ministero dello Sviluppo Economico – Mise) per l’ottenimento di una garanzia da Sace, il tutto secondo quanto previsto dal Decreto Liquidità recentemente emanato in occasione dell’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus. La linea di credito è di tre anni, per 6,3 miliardi.
Subito a favore dell’operazione si è schierata Italia Viva: “Sì all’accesso alle misure compensative e di sostengo al credito per #Fca. Garantisce migliaia di posti di lavoro nel nostro Paese, sia diretti che indiretti. Dobbiamo incentivare le imprese a stare in Italia, trovarne altre che arrivino, non prenderle a calci”, ha detto Antonio Rosato.

E ovviamente sul fronte è arrivata Repubblica, la cui proprietà è in mani torinesi e che pare aver definitivamente abbandonato la linea ‘scalfariana’.
Così Repubblica ha dato il via a una campagna pro-Elkann. Come era lecito immaginarsi.

In un articolo con grande evidenza in prima pagina si spiega come quella fra il governo, Fca e Intesa San Paolo, sia un’operazione che servirà ad assistere nuova liquidità a tutta la filiera del settore dell’automotive.

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