“Siamo in ritardo di 2 mesi, e siamo davanti a un provvedimento parcellizzato. Bisognava mettere a punto un progetto di sistema, puntando sulla fiscalità e su un concetto liberale d’impresa. Bene la cancellazione dell’Irap, una tassa che non ci è mai piaciuta, ma bisognava concentrare le risorse sulla eliminazione delle tassazione sino a fine anno”.

Per Casasco ”è stato fatto una specie di Def, un provvedimento ordinario in una situazione straordinaria. Non si è capita l’emergenza. Io sono medico: è come se arrivasse al pronto soccorso un paziente che deve andare in chirurgia d’urgenza e gli si chiedessero i documenti. Non c’è tempo. La liquidità avrebbe dovuto essere diretta attraverso Cassa depositi e prestiti e Agenzia delle Entrate, che ha già i dati delle aziende, non attraverso la Sace, che è stata una scelta politica».

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