Covid-19, firmato l'accordo tra sindacati e imprese: "Sicurezza e ammortizzatori sociali per tutti"
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Covid-19, firmato l'accordo tra sindacati e imprese: "Sicurezza e ammortizzatori sociali per tutti"

Cgil, Cisl, Uil, Confindustria e Confapi hanno firmato un protocollo sottoscritto dal Governo: "Accordo importante, ora tocca alla responsabilità dei singoli lavoratori"

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14 Marzo 2020 - 09.22


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È stato raggiunto e firmato dopo un lungo incontro l’accordo di intesa tra sindacati e imprese, chiamato “protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”. “Per il bene del Paese, per la tutela della salute di lavoratrici e lavoratori. L’Italia non si ferma” twitta Giuseppe Conte.
Il Governo ha assicurato ammortizzatori sociali per tutti e le fabbriche faranno alcuni giorni di chiusura prima di applicare il protocollo. Cgil, Cisl e Uil commentano: “L’accordo che questa mattina abbiamo sottoscritto consentirà alle imprese di tutti i settori, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e la riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro”. 

Nell’accordo “è stato previsto il coinvolgimento dei lavoratori e delle loro rappresentanze a livello aziendale o territoriale per garantire una piena ed effettiva tutela della loro salute. Per questo è importante che in tutti i luoghi di lavoro si chieda una piena effettività dell’intesa che è stata raggiunta”.

“Sappiamo che il momento è difficile e sappiamo che i lavoratori e le lavoratrici italiane sapranno agire e contribuire, con la responsabilità che hanno sempre saputo dimostrare, nell’adeguare l’organizzazione aziendale e i ritmi produttivi per garantire la massima sicurezza possibile e la continuazione produttiva essenziale per non fermare il Paese”.
Non è stato un accordo facile da raggiungere: i sindacati miravano infatti alla creazione di un protocollo condiviso sulle regole da seguire per garantire la sicurezza di quanti non possono essere messi in smartworking. Ma le imprese insistevano per un “codice di autoregolamentazione”, meno stringente e privo di sanzioni. Una sorta di decalogo di buone prassi volontarie a cui le aziende possono o meno attenersi, in totale autonomia senza discuterne con le rappresentanze dei lavoratori. E senza essere costrette a chiudere, anche solo pochi giorni, per consentire la sanificazione degli ambienti e mettersi in regola.

Il comunicato dei sindacati

“Questo accordo è un risultato molto importante – affermano i sindacati  – in una fase che impone a tutti massima responsabilità nel garantire, prima di ogni altra cosa, la sicurezza e la salute dei lavoratori e delle lavoratrici. La salute di chi lavora è per noi un’assoluta priorità che deve precedere qualunque altra considerazione economica o produttiva. L’accordo che questa mattina abbiamo sottoscritto consentirà alle imprese di tutti i settori, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e la riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro”.
“Nell’accordo – spiegano i sindacati – è stato previsto il coinvolgimento dei lavoratori e delle loro rappresentanze a livello aziendale o territoriale per garantire una piena ed effettiva tutela della loro salute. Per questo è importante che in tutti i luoghi di lavoro si chieda una piena effettività dell’intesa che è stata raggiunta. Sappiamo che il momento è difficile e sappiamo che i lavoratori e le lavoratrici italiane sapranno agire e contribuire, con la responsabilità che hanno sempre saputo dimostrare, nell’adeguare l’organizzazione aziendale e i ritmi produttivi per garantire la massima sicurezza possibile e la continuazione produttiva essenziale per non fermare il Paese”.
“Importante è la sottoscrizione del testo da parte del Governo che, per quanto di sua competenza, favorirà la piena attuazione del protocollo”, concludono i sindacati.

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