Ma chi è? Lo stesso che invoca l’arresto del premier Conte, che ha presentato il Mas come un pezzo per pagare le banche tedesche con i soldi degli italiani e che sputa veleno in ogni istante?
Quello che ha fatto un discutibile manifesto per il No Tax day?
Chiede responsabilità anche se nello stesso tempo utilizzando il termini di comitato di salvezza nazionale parla come se ci fosse la guerra, un’invasione o fossino di fronte ad uno scenario post-apocalittico.
“Stiamo vivendo un momento drammatico in cui dovremmo fermarci e smetterla di fare polemica. Chiediamo di sederci tutti intorno a un tavolo a riflettere sui rischi che l’Italia sta vivendo”.
Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a margine del No Tax Day in corso alla Camera di Commercio di Milano. “Se rischia di saltare una banca come la Popolare di Bari, con i licenziamenti all’Ilva rischia di saltare un’intera regione e con lei l’Italia – ha aggiunto Salvini -. Quindi non penso sia più il momento della polemica. Faccio un appello a tutti quelli che hanno a cuore il futuro dell’Italia, fermatevi, fermiamoci. Sediamoci attorno a un tavolo. Scegliamo alcuni interventi urgenti comuni, ridisegniamo le regole, salviamo il Paese che altrimenti rischia di affondare”.
“Se vogliamo salvare l’Italia fermiamoci e mettiamoci attorno a un tavolo con un comitato di salvezza nazionale – ha detto ancora il numero uno del Carroccio -. Se no questi fan fallire una banca al giorno e un’impresa al giorno e questo da italiano non l’accetto. Adesso io chiedo al signor Conte di smettere di insultare, di minacciare querele, sediamoci, ragioniamo di cosa serve all’Italia, scriviamo le regole base e torniamo a votare”.