Anpit, a Polignano la conferenza "Il Sud oltre la crisi"
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Anpit, a Polignano la conferenza "Il Sud oltre la crisi"

Un appuntamento per approfondire importanti tematiche legate al territorio, con focus specifici sul rapporto con il Meridione

Federico Iadicicco
Federico Iadicicco
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29 Luglio 2019 - 17.12


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A Polignano a Mare (Ba), si è tenuta la conferenza “Il Sud oltre la crisi” patrocinata da Anpit (Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario).
Un appuntamento per approfondire importanti tematiche legate al territorio, con focus specifici sul rapporto con il Meridione, incentrati in particolare sulla desertificazione tra calo delle nascite e migrazione, sulle dinamiche realizzative dei giovani e sull’innovazione e sostenibilità per il rilancio del Sud.
Hanno preso parte all’incontro:
Michele Emiliano, Governatore della Regione Puglia, che durante l’evento ha dichiarato: “Abbiamo investito nelle scuole di specializzazione medica 45 milioni di euro: la Puglia ha pochi medici, farli laureare in un’altra regione vorrebbe dire perderli. Troppe famiglie pugliesi sono costrette a spendere soldi per andare a curarsi al Nord. Il Sud ha bisogno quindi di ricostruire prima un minimo di autostima, visto che emigrano troppi nostri giovani: sono quasi più numerosi quelli che vivono fuori rispetto a quelli che rimangono”.
“Il Governo non può permettersi un’Italia spaccata: se non cresce il Sud, non cresce l’intero Paese”. A dirlo il Sottosegretario al Ministero per il Lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon. “Deve esserci sinergia tra tutte le strutture e le risorse, il Sud dovrebbe fare da traino e non essere trascinato dalle dinamiche del Nord”, ha spiegato il Sottosegretario. “Fondamentale, allora, investire sulle infrastrutture, è questa la nostra prerogativa, appare impensabile, infatti, che due città come Bari e Lecce non siano collegate da un’autostrada”.
Infine, è stato Federico Iadicicco, Presidente Nazionale di Anpit, a concludere l’incontro: “Per ripartire il nostro Mezzogiorno deve puntare su tre leve: investimenti strutturali, valorizzazione del sistema formativo e universitario, e una visione delle autonomie in ottica sussidiaria. Continuando così, il Sud tra 200 anni, ha spiegato il presidente di ANPIT, non avrà più abitanti, e sarà terra di conquista. La crescita del Mezzogiorno rappresenta la via maestra per lo sviluppo dell’intero Paese. Dobbiamo donare la speranza ai nostri giovani e rigenerare il desiderio di far figli e rafforzare la volontà di rimanere nella terra che i loro padri hanno costruito con tanta fatica”.

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