130mila nella scuola, 115 mila tra sanità e enti locali e 15 mila nelle amministrazioni centrali. Troppi. Assumerli tutti è impossibili.Anzi, ci sono degli esuberi. Lo ha detto stamattina alla Commissione LAvoro della Camera il ministro della Pubblica amministrazione Patroni Griffi “e sono solo le prime proiezioni”, ha specificato.
“Non si può pensare a una stabilizzazione di massa – ha detto Patroni Griffi – sarebbe contro il dettato
costituzionale” e annullerebbe la possibilità di entrata nelle amministrazioni pubbliche dei giovani. “Ogni soluzione – ha detto – deve essere graduale”. Insomma: addio contratto a tempo indeterminato per chi lo sta aspettando da chissà quanto tempo. Soluzioni? La legge italiana, teoricamente, prevede ancora che la precarietà sia un’eccezione. il ministro sta studiando la possibilità di prorogare i contratti “flessibili” . In casi specifici anche fino a 60 mesi (il masimo, e a date condizioni, è 36).
Ma le brutte notizie non sono finite. Perché poi ci sono gli esuberi, leggi licenziamenti. Sono 7.300 i posti di troppo nello stato. Negli enti previdenziali e negli enti parco, nel complesso, dovrebbero esserci 3.300 eccedenze di personale non dirigenziale, mentre sono 4.028 quelle già previste per le prime 50 amministrazioni dello Stato.