Titoli di Stato, Moody’s ci declassa ancora

La notizia arriva mentre il premier Monti atterrava negli Stati Uniti per partecipare alla Allen Conference di Sun Valley, dove è riunito il gotha della finanza. <br>

Titoli di Stato, Moody’s ci declassa ancora
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13 Luglio 2012 - 09.37


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L’economia italiana proprio non va. E a dirlo c’è anche l’ennesima tegola di Moody’s , che taglia di ben due scalini il rating dei titoli di Stato, portandolo da A3 a Baa2 e mantenendo un outlook negativo.

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Proprio mentre il premier Mario Monti atterrava in Idaho, Stati Uniti, per recarsi alla Allen Conference di Sun Valley, dove è riunito il gotha della finanza e del mondo dei media ‘made in Usa’, l’agenzia di rating ne dava notizia.

Tra i fattori che hanno fatto propendere per questa sceta ci sono anche ”segnali di erosione” sul fronte degli investeminte esteri, oltre al rischio contagio da Grecia e Spagna, con i rischi di un’uscita di Atene dall’euro ”che sono saliti” e il sistema bancario spagnolo sempre più in difficoltà.

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Ma Moody’s punta il dito anche su altri fattori: dal ”deterioramento delle prospettive economiche nel breve termine”, nonostante le misure e le riforme decise dal governo Monti, al ”clima politico che, con l’avvicinarsi del voto della prossima primavera – scrive Moody’s – è fonte di un aumento dei rischi”.

Questo spiega anche l’outlook negativo, con il nostro Paese che resta sotto stretta osservazione da parte dell’agenzia di rating. Per la quale ”i rischi che gravano sull’attuazione delle riforme restano considerevoli”. Il peggioramento dell’economia, poi, col Paese in recessione, ”aumenta il peso dell’austerity e delle riforme sulla popolazione italiana”. Questo porta le forze politiche a frenare, in qualche modo, l’azione del governo. Quest’ultimo – riconosce Moody’s – ha messo in campo ”un programma di riforme che ha davvero le potenzialità per migliorare notevolmente la crescita e le prospettive di bilancio”. Nonostante ciò la recessione incombe e raggiungere gli obiettivi di risanamento dei conti resta una enorme sfida, con il pareggio di bilancio – si sottolinea – slittato di due anni. Forse gli analisti di Moody’s pensavano al ‘percorso di guerra’ citato ieri dallo stesso Monti.

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