Oltre il Fedro e il Simposio: dal Liside una nuova lettura dell’amore nel pensiero filosofico di Platone

Del perché scelga un’opera minore come il “Liside” per indagare l’amore e le sue molteplici fascinazioni nel pensiero platonico, Stefano Cazzato lo spiega con chiarezza fin dalle prime pagine:

Oltre il Fedro e il Simposio: dal Liside una nuova lettura dell’amore nel pensiero filosofico di Platone
Platone
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19 Dicembre 2025 - 16.50


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di Cinzia Mescolini

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Del perché scelga un’opera minore come il “Liside” per indagare l’amore e le sue molteplici fascinazioni nel pensiero platonico, Stefano Cazzato lo spiega con chiarezza fin dalle prime pagine: quest’opera, che vive all’ombra dei più celebri dialoghi “il Fedro” e “Il Simposio”, rappresenta in realtà la fase di transizione, per Platone, dal Socrate socratico al Socrate platonico. Ciò significa che il “Liside”, nella sua natura di “quasi monologo” socratico, costituisce di fatto uno snodo decisivo nel passaggio epistemologico che condurrà Platone a una visione nuova e dunque al costrutto filosofico della maturità.

Con “Gli amanti. Discorsi sul Liside di Platone” edito da Il Convivio, Stefano Cazzato compie pertanto una vera e propria indagine conoscitiva tesa a definire un ulteriore tassello che si aggiunge agli studi già compiuti sul filosofo ateniese. Si tratta infatti di un percorso di analisi che l’autore, a partire dalla pubblicazione di “Dialogo con Platone”(Armando) nel 2010, ha portato avanti firmando diversi saggi sul pensiero platonico, fino alla pubblicazione di “Il divino Platone” (Moretti & Vitali) del 2022  e ora di questo volume.

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La trattazione si snoda in dieci brevi capitoli in cui l’autore argomenta la tesi iniziale ricorrendo a una lettura attenta dell’opera, dove il focus sul “Liside” si arricchisce alla luce di una rete di rimandi e citazioni tratte degli altri scritti platonici. Stefano Cazzato dunque sviscera il pensiero socratico introiettato da Platone e gli conferisce significato all’interno del percorso epistemologico che quest’ultimo compie. Nel fare ciò reinterpreta il filosofo ateniese e il tema stesso dell’amore a partire dai grandi intellettuali del Novecento, da Barthes a Benjamin, da Adorno a Camus, da Nietzsche a Lacan ma anche citando le voci dei nostri giorni, come, tra gli altri,  Massimo Cacciari e Lucio Saviani. L’autore procede dunque con una prosa chiara, scorrevole, che pure mantiene la ricchezza e la complessità degli studi rigorosi effettuati a sostegno della trattazione, come dimostra peraltro la bibliografia divisa per capitoli delle opere citate e consultate per la stesura del volume. 

Costruisce così un ragionamento fluido in grado di restituire, per antitesi, la complessità di quanto indagato. Innegabile la fascinazione del tema: le diverse declinazioni dell’amore, dall’eros alla philia, il dilemma che muove l’umanità oltre la ragione vive in queste pagine di tutta la sua potenza attrattiva e misterica.  Non è un caso infatti che, dove il logos cede il passo all’indefinitezza dell’eros, subentri la poesia e la divinazione, le uniche forze in grado di afferrare l’inafferrabile e sostituire la comprensione con l’intuizione.

Stefano Cazzato ci offre dunque con questo libro un saggio filosofico capace di coinvolgere per la forza della trattazione ma anche per la capacità di farsi antidodo alla semplificazione del discorso su un tema imperscrutabile come l’amore. 

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