Tra gli scaffali del Natale

Un viaggio tra le più belle e tradizionali storie natalizie, per riscaldare il cuore di ogni curioso lettore in queste feste

Tra gli scaffali del Natale
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27 Dicembre 2023 - 19.46 Culture


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di Margherita Degani

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Fuori il tempo è gelido e il cielo si fa grigio. I raggi di un timido sole scendono sempre più bassi all’orizzonte e più avanza il buio, più le allegre lucette iniziano a brillare nei cortili dei nostri vicini. Siamo nel pieno delle Feste, circondati da panettoni e cioccolatini, spumanti e delizie profumate; corriamo continuamente da una casa all’altra per gli auguri, apriamo le nostre porte agli amici, ci affanniamo tra gli ultimi regali ed i ritrovi nei locali di paese, ormai strapieni di gente ed allegria. In mezzo a tutta questa confusione, che infondo stordisce e distrae, prendiamoci allora un attimo di pace. Scegliamo un posto comodo, armiamoci di una morbida coperta, così come di una bella tazza di tè caldo – oppure di bollente cioccolata, perché no?! – e dedichiamoci un breve racconto. Una storia che sia capace di cogliere, e soprattutto di trasmettere, l’atmosfera del momento.

Il primo ad essere citato non può che essere il padre dei racconti natalizi per eccellenza, Charles Dickens, con i suoi Canti di Natale. Pubblicati in un unico volume nel 1852, vogliono descrivere la tenerezza della famiglia e del focolare domestico; a partire dal famoso Canto di Natale e proseguendo poi con altre 4 storie, l’autore ritrae amabilmente ciò che è quotidiano, la vita umile e la gioia delle piccole cose. Con semplicità e magia, il lettore è catturato nel turbine dello spirito natalizio, riconoscendone l’immenso valore.

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Altro immancabile classico è Il regalo più grande di Philip Van Doren Stern, da cui venne anche tratta La Vita è Meravigliosa, di Frank Capra. Alla Vigilia di Natale, George Bailey è pronto a gettarsi dal ponte e scomparire tra le acque gelate che sotto vi scorrono impetuose. Convinto di essere un fallito e del tutto perse le speranze di un miglioramento, gli viene offerta all’improvviso una possibilità senza precedenti: prima di compiere l’estremo gesto, può riavvolgere la propria vita e vedere come sarebbe stato il mondo se lui non fosse mai nato.

Per grandi e piccolini, merita un posto nell’elenco Lettere da Babbo Natale di J.R.R. Tolkien, una raccolta di missive scritte con la passione e la tenerezza che solo un padre può avere. Attraverso aneddoti e divertenti avventure, lo scrittore ricrea con dovizia di particolari il mondo del Polo Nord, sempre coperto di neve e abitato da tante strane creature; abitualmente queste dialogano con i suoi figli, aggiornandoli sulle ultime novità – disavventure e terribili pericoli compresi – di Babbo Natale e dei suoi amici.

Molto interessante è poi la collana dei Piccoli grandi libri, proposta da Garzanti. Si tratta di testi poco voluminosi, capaci di attirare subito l’occhio del lettore grazie alle loro bellissime e variegate copertine. Della stessa dimensione e dallo spessore ridotto, uno accanto all’altro rappresentano un’imperdibile occasione di arricchire elegantemente la propria biblioteca, nonché la cultura letteraria. Racconti singoli o brevi raccolte, si snodano dal più tradizionale e conosciuto Lo Schiaccianoci (Hoffmann), al forse meno celebre Un Natale (T. Capote). Nel secondo caso, ad esempio, vediamo un autobiografico Truman Capote rimettere in scena alcuni dei ricordi gioiosi, relativi al periodo di Natale; siamo trasportati agli anni Trenta, in Alabama, tra minuziosi particolari e personaggi schietti. È proprio lì che un bambino di 9 anni e Sook, un’anziana signora un po’ particolare, vivono la loro complicità ed amicizia, senza chiedere nulla in più. Intenso e dolce, questo percorso a ritroso nel ricordo.

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Natale a Parigi (Nèmirovsky), Caro vecchio Natale (W. Irving), Il dono di Natale (G. Deledda), La notte prima di Natale (Gogol) e Sogno di Natale (L. Pirandello) sono alcuni tra gli altri titoli facilmente reperibili, a dimostrare quanti siano stati gli autori italiani e stranieri a dilettarsi con il tema qui trattato.

In proposito, possiamo ricordare ancora Guareschi con la sua Favola di Natale e Il panettone non bastò di D. Buzzati. L’avventura di Albertino alla ricerca del padre è popolata di sogni, paure e poesie; una vicenda toccante, quindi, scritta da Guareschi e letta per la prima volta il 24 dic. del 1944 ad un gruppo di compagni rinchiusi in un campo di prigionia.  La speranza era che, proprio attraverso queste parole, essi potessero ritrovare nuovo slancio e desiderio di sopravvivenza, per riuscire a ritornare dai propri cari. Il secondo volume citato, invece, raggruppa trentatré scritti – tra articoli di giornale, fiabe, poesie, riflessioni e racconti – dedicati da Dino Buzzati, nel corso della sua lunga carriera, al Natale. Una vera e propria antologia per esplorare il suo stile unico e, contemporaneamente, per immergersi nell’atmosfera delle feste. Così, Racconti di Natale di L. M. Alcott, pieni di protagoniste femminili molto diverse tra di loro e, pertanto, in grado di cogliere profonde e differenti sfumature legate a questo particolare periodo dell’anno. Del resto, già in Piccole donne il Natale aveva ricoperto un ruolo estremamente significativo ed è proprio per tale motivo che, all’interno della raccolta, possiamo facilmente individuare anche alcuni brani estratti dal celebre romanzo.

Non si devono scoraggiare gli amanti del mistero. Ne abbiamo anche per voi, con il Grande libro dei gialli di Natale! Storie piene di mistero, ingegno, orrore e divertimento, ad opera di grandi firme della narrativa gialla: da Agatha Christie a Ellery Queen, fino ad Arthur Conan Doyle; ma anche Ed McBain o R.L. Stevenson e numerosissimi altri.  Che si tratti di un tradizionale rompicapo, di un racconto dalle sfumature gotiche o di una spy story, il lettore non sarà deluso dal lato oscuro delle festività natalizie.

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Molti sarebbero i titoli ed i nomi ancora da citare, siano essi pubblicati singolarmente o all’interno di antologie specifiche, vecchie storie riemerse dalla polvere del tempo (come quelle di Calvino, Collodi, Gozzano, Anderson) o romanzi di recente stesura (quali la nuovissima uscita intitolata La malizia del vischio, ad opera di Kathleen Farrell). Ma dobbiamo fermarci qui e lasciare qualche buon consiglio per gli anni futuri. Ora lasciate che le vostre case si popolino di elfi e giocattoli, di creature meravigliose e personaggi del tutto comuni, di fantasmi e di Feste provenienti da ogni tempo e luogo. Fatevi prendere dalla loro vorticosa danza e trascinate i bambini nella magia, con la speranza che questo porti a tutti nuove e gradite sorprese.

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