Quando Franca Valeri ricordò Piazzale Loreto: "Vidi Mussolini morto e non provai pietà"

L'attrice alle soglie dei 100 anni si è raccontata al Corriere: "Il mio giorno più brutto fu quando mio padre lesse sul giornale la notizia delle leggi razziali e pianse"

Quando Franca Valeri ricordò Piazzale Loreto: "Vidi Mussolini morto e non provai pietà"
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29 Aprile 2024 - 01.40


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“Papà era ebreo. Ricordo quando lesse sul giornale la notizia delle leggi razziali e pianse. Fu il momento più brutto della mia vita”. Franca Valeri, aprì il cassetto dei ricordi in una lunga intervista al Corriere della Sera.

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Ricordò quel giorno di fine aprile 1945 quando andò a guardare i cadaveri del Duce Benito Mussolini e di Claretta Petacci appesi a testa in giù a piazzale Loreto. “Mia mamma era disperata a sapermi in giro da sola. In quei giorni a Milano si sparava ancora per strada. Ma io volevo vedere se il Duce era morto davvero. E vuol sapere se ho provato pietà? No. Nessuna pietà. Ora è comodo giudicare a distanza. Bisogna averle vissute, le cose. E noi avevamo sofferto troppo”.

Franca Valeri ricordò quel che avvenne dopo il fascismo. “Per me la giovinezza incominciò il 25 aprile: una giovinezza tardiva. Ma è stata bella. In quell’Italia tutto pareva possibile”.

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