Il documentario Rai ad un anno dal conflitto ucraino

"L'arte della guerra": così si chiama il documentario andato in onda ieri sera su Rai3

Il documentario Rai ad un anno dal conflitto ucraino
Fonte: www.harpersbazaar.com
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25 Febbraio 2023 - 19.51 Culture


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Ieri 24 febbraio, ad un anno dall’invasione russa in Ucraina, alle 21.25 su Rai3 è andato in onda il documentario “L’arte della guerra” di Tiziana Lupi e Marco Spagnoli, con l’anteprima della giornalista Lucia Annunziata.

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Il documentario, prodotto da Art Film Kairos in collaborazione con Rai Documentari, è stato girato tra Ucraina e Italia; sono stati seguiti attentamente coloro che, sin dallo scoppio della guerra, si sono subito attivati, a proprio rischio e pericolo, per proteggere le innumerevoli opere d’arte e si è provato a capire i motivi per il quale, in caso di guerra, devastare e distruggere le opere d’arte sia uno dei principali obiettivi degli invasori, i quali cercano di cancellare completamente, e per sempre, la cultura di una nazione.

Oltre alla terribile distruzione ci è stata data la possibilità di osservare l’intenso rapporto artistico che lega Italia, Ucraina e il resto d’Europa. Se torniamo agli anni della Seconda guerra mondiale, viene raccontato come gli italiani abbiano protetto l’immenso patrimonio artistico e come abbiano imparato a farlo, prendendosi la leadership nel settore, messo oggi al servizio del popolo ucraino.

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Fabrizio Zappi, direttore di Rai Documentari, commenta: “In un mondo e in un tempo in cui la guerra è entrata drammaticamente nelle nostre vite con il conflitto in Ucraina, raccontare chi si adopera per mettere in sicurezza le opere d’arte minacciate dalla guerra è un’importante testimonianza che la Rai offre al pubblico televisivo italiano per far sapere che accanto alle immagini di distruzione e di sofferenza che invadono ogni giorno le nostre case esiste un incessante e coraggioso lavoro per salvare le opere d’arte, custodi della memoria storica di un popolo e di una nazione. Un messaggio che ritengo incoraggiante e doveroso perché, oltre al suo valore informativo, alimenta la speranza che la bellezza torni a splendere nei musei e nelle piazze delle città ucraine“.

A fare da guida agli spettatori è stata l’attrice italo-ucraina Anna Safroncik, con molteplici testimonianze: da Edith Gabrielli, direttrice del Vittoriano di Roma e di Palazzo Venezia al direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco; a Micol Forti, direttrice della Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani; da Paolo Coen, storico dell’arte e docente alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo a Chiara Tomaini, restauratrice che, assieme ad alcuni colleghi ucraini ospiti al Museo Egizio, sta lavorando per salvare memoria e storia del Paese tramite Chief Onlus; oltre a loro ci sarà anche la testimonianze di Teresa Calvano, storica dell’arte. In Ucraina invece sono state raccolte le testimonianze, tra gli altri, di Volodymyr Sheiko, Direttore Generale dell’Ukrainian Institute e di Nadiya Biriyk, direttrice del museo di Ivankiv.

L’Arte della Guerra” collega Italia e Ucraina lanciando un preciso messaggio: salvare l’arte equivale a salvare la storia, l’identità e la memoria di un Paese. Le opere d’arte non sono solo oggetti pieni di bellezza fine a sé stessa, ma rappresentano ciò che deve essere preservato e consegnato alle nuove generazioni, affinché la pace possa essere messa al primo posto e si possa educare al meglio, preservando e proteggendo tutto il patrimonio che abbiamo.

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Il produttore per Art Film Kairos, Francesco Pamphili, spiega: “Quando Marco Spagnoli e Tiziana Lupi mi hanno presentato l’idea del documentario mi sono da subito appassionato al discorso che ruota intorno all’Arte e alla sua salvaguardia in tempi di crisi e di guerra. L’Arte aiuta l’uomo a muoversi in tutti i territori possibili: visionari, rivoluzionari e politici, e il suo compito è di risvegliare le coscienze e farci godere del bene. L’Arte possiede la libertà di cui si ha necessità per rinnovarsi e progredire“.

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