Vasco Rossi, un libro per raccontare la storia del rocker più famoso d’Italia

Anche le rockstar invecchiano, eppure Vasco mostra di possedere una lucida capacità di cavalcare i tempi. Tutti lo aspettano nei prossimi concerti, da maggio a giugno.

Vasco Rossi, un libro per raccontare la storia del rocker più famoso d’Italia
Vasco Rossi
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28 Marzo 2022 - 14.45


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di Giordano Casiraghi
Un nuovo libro su Vasco Rossi, uscito in piena pandemia e ancor prima che arrivasse la guerra in Ucraina. In proposito Vasco non si è fatto attendere e ha firmato la canzone «La pioggia alla domenica» insieme a Marracash per aiutare i bambini dell’Ucraina.

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A firmare il volume «70 volte Vasco» (Baldini + Castoldi, pagg. 475 – 20€) sono Massimo Poggini e Marco Pagliettini. Il libro parte da Zocca, il paese natio di Vasco, equidistante tra Modena e Bologna, 759 metri sopra il livello del mare, con 5000 abitanti. Vasco non l’ha mai lasciata, non ha mai smesso di tornarci dopo i fasti dei concerti da record, dopo le varie peregrinazioni in giro per il mondo.

È così che Vasco Rossi, il più amato e carismatico tra i nostri rocker, è arrivato alla soglia dei 70 anni, precisamente il 7 febbraio 2022 compie 70 anni. Questo libro, e non il primo che Poggini scrive su di lui, è un excursus sulla sua straordinaria carriera realizzato attraverso 70 date particolarmente significative. Come quando, appena tredicenne, vinse il suo primo concorso (L’usignolo d’oro, al Teatro Comunale di Modena). O il giorno in cui ebbero inizio le trasmissioni della mitica Punto Radio.

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Ovviamente non mancano le date di uscita di tutti i suoi album, compreso l’ultimo «Siamo qui», né gli appuntamenti dal vivo più importanti, dal primo concerto ufficiale in Piazza Maggiore a Bologna il 26 maggio 1979 a quello che ne ha consolidato il mito davanti a oltre 200.000 spettatori entusiasti a Modena Park il 1° luglio 2017.

Il tutto arricchito da retroscena e gustosi aneddoti, raccontati da due giornalisti che sono tra i massimi conoscitori della strabiliante storia di un personaggio che ha compiuto l’impresa di spalancare le porte al rock in Italia in anni in cui questo genere era considerato appannaggio esclusivo di musicisti anglo-americani. Nel libro anche varie sue dichiarazioni, come questa: «Chi divide il mondo in buoni e cattivi dice che i buoni dormono bene la notte e i cattivi se la passano meglio di giorno. Ecco, io sono uno che ho sempre dormito bene di giorno e mi sono sempre divertito anche molto la notte. Non so a quale categoria appartengo, sono fuori categoria.»

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