La Russia chiede il rientro di tutte le opere in prestito all'Italia

Saranno restituite tele e statue arrivate in mostra dall'Ermitage di San Pietroburgo. Il Ministero della Cultura italiano sospende tutte le iniziative culturali congiunte

La Russia chiede il rientro di tutte le opere in prestito all'Italia
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11 Marzo 2022 - 19.39 Culture


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Via con il vento di guerra i territori, le persone, ma anche la cultura e l’arte. Proprio in questi giorni il ministero della Cultura russo ha deciso di far rientrare in patria tutte le opere, come vera e propria merce di scambio internazionale.

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Così, i prestiti del Museo Ermitage di San Pietroburgo, a bordo di trasporti sigillati in casse climatizzate, devono rientrare in Russia entro la fine del mese di marzo, come ha richiesto lo stesso museo in una lettera che lunedì sera è arrivata alle istituzioni milanesi dove sono in corso esposizioni nel cui percorso compaiono opere di proprietà del museo.

Da una parte, Palazzo Reale, dove da quindici giorni è aperta la mostra “Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento veneziano” dovrà restituire (e in fretta) “Giovane donna con cappello piumato” di Tiziano, e “Giovane donna con vecchio di profilo” di Giovanni Cariani. Dall’altra, Gallerie d’Italia, dove invece sta per chiudersi la rassegna dedicata al “Grand Tour”, realizzata in collaborazione con lo stesso Ermitage, che ha mandato 25 opere.

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Analoghe richieste sono giunte a Fondazione Fendi a Roma, dove tra i capolavori da restituire vi è “La giovane donna” di Pablo Picasso e a Palazzo Roverella di Rovigo, dove il 26 di febbraio si è aperta la grande esposizione dedicata a Kandiskij, con 80 opere del grande pittore russo gran parte delle quali proveniente da musei e collezioni private russe.

“Il ministero non ha competenza in materia, sono due mostre organizzate dal Comune di Milano e dalle Gallerie d’Italia. Ma mi pare evidente che quando un proprietario chiede la restituzione delle proprie opere queste debbano essere restituite”, ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini. Il ministro ha poi aggiunto che “l’Italia è Presidente di turno del Consiglio d’Europa e nella prossima riunione del 1 aprile, che presiederò con tutti i Ministri della Cultura, proporremo un’iniziativa collettiva di sostegno alla cultura e agli artisti ucraini”.

Inoltre, una circolare del ministero della Cultura ha sancito la sospensione con effetto immediato di tutte le attività relative all’iniziativa “Anno incrociato dei musei Italia-Russia“. Sono sospese anche “le attività di promozione culturale istituzionale di codesti Istituti e Direzioni regionali Musei con la Federazione Russa, con il conseguente ritiro di ogni atto amministrativo relativo a qualunque forma di partnership e collaborazione in corso e ad eventuali istruttorie prodromiche al rilascio di patrocini.”

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