Piero Pelù racconta l'inferno della sua generazione: "Un miracolo che io mi sia salvato dall'eroina"

l rocker alla soglia del 60esimo compleanno si racconta: "Ho sempre fatto musica per salvarmi dal mio disagio e dalla mia ombrosità".

Piero Pelù racconta l'inferno della sua generazione: "Un miracolo che io mi sia salvato dall'eroina"
Piero Pelù
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10 Febbraio 2022 - 10.29


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Piero Pelù alla soglia dei 60 anni si racconta al Corriere della Sera, e confessa: “Se penso a quanti se ne sono andati della mia generazione, portati via dall’eroina, è un miracolo”. In questi giorni, il rocker è impegnato con i Litfiba nelle prove per il tour “L’ultimo girone”. E su chi sia stata la band dice: “Abbiamo toccato delle corde che non pensavamo, ciò che sentivamo noi, sentiva il pubblico. Non ho mai fatto musica con intenzioni mercenarie; era il solo modo per salvarmi dal mio disagio, dalla mia inadeguatezza, dalla mia ombrosità, dalla mia solitudine, dalla mia timidezza”.

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Qualche giorno fa, un’altra leggenda del rock italiano ha compiuto gli anni: Vasco Rossi è arrivato a quota 70. Pelù dice: “Beh lui, come Mick Jagger e Iggy Pop, rimane un bel punto di riferimento. Significa che qualche annetto posso andare ancora avanti…”. Commentando l’ultimo Sanremo il cantante racconta di aver visto i vincitori Mahmood e Blanco che definisce “bravissimi”. Sull’esibizione da super-ospiti dei Maneskin invece: “Nonostante il successo planetario, sono un gruppo che si migliora sempre. Impressionanti”.

Proprio al Festival, Pelù conobbe la compianta Raffaella Carrà nel 2001: “Mi fece fare un monologo sulle mine anti-uomo, quando non si usava parlare d’altro, come oggi. Da allora l’ho amata svisceratamente. Tanto più a «The Voice», dove abbiamo fatto coppia fissa. E dove ho scoperto che fumava come una camionista turca: pensi un po’, il rocker che doveva rimproverare la conduttrice perbene”

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