Montanari: "Non nego le foibe ma l'uso strumentale che ne fa il neo-fascismo italiano"
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Montanari: "Non nego le foibe ma l'uso strumentale che ne fa il neo-fascismo italiano"

Lo storico dell'arte e rettore dell'Università per Stranieri di Siena: "La falsificazione storica è aver creato quella giornata in contrapposizione alla Giornata della Shoah. Il mio testo è pubblicato"

Tomaso Montanari
Tomaso Montanari
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26 Agosto 2021 - 18.22


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La destra italiana la conosciamo da tempo. Ormai appannaggio 

“La destra italiana sta equivocando, ci sta marciando, sta inventando tutto. Per fortuna c’è un testo pubblicato. Nessuno nega le foibe, ma è l’uso strumentale, politico che la destra neofascista fa delle foibe che contesto”.

 Lo storico dell’arte, accademico e rettore dell’Università per Stranieri di Siena, Tomaso Montanari risponde così alle critiche di molti rappresentanti della destra, dopo la pubblicazione su un quotidiano nazionale di un suo articolo sulle foibe.

E aggiunge: “la destra sta ingigantendo le foibe da un punto di vista storico, numerico e soprattutto cerca di equipararla alla Shoah, dopo aver ottenuto una Giornata del Ricordo messa in calendario. La falsificazione storica è aver creato quella giornata in contrapposizione alla Giornata della Shoah. Questa è la falsificazione, l’equiparazione dei due tragici eventi”.

“Pagina tragica le foibe, purtroppo come tante altre – continua lo storico e rettore dell’Università per Stranieri di Siena – Come i bombardamenti americani o quelli degli alleati sulle città italiane, come le bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki”.

Tomaso Montanari cita lo storico Eric Gobetti. “La Giornata del Ricordo, come è stata concepita è il momento in cui la versione del neo fascismo italiano diventa la versione ufficiale dello Stato’, parole sue che condivido”.

Tomaso Montanari ribadisce. “Non nego le foibe – spiega ancora – Ma contesto l’uso che se ne è fatto e l’uso della Giornata del Ricordo, primo firmatario Ignazio La Russa. E’ una legge dei neofascisti. Secondo me andrebbe cancellata”.

 E sulla richiesta di revoca dell’incarico di rettore al premier Draghi e al ministro dell’Università Messa, Montanari replica sempre “quello che mi sconcerta è che alcuni deputati della Repubblica siano così ignoranti da non sapere che i rettori non li rimuove il ministro, non li rimuove il parlamento, sono cariche elettive. Esiste l’articolo 33 della Costituzione che protegge l’autonomia delle Università, una volta che un rettore è eletto – ricorda Montanari – solo la magistratura lo può rimuovere e solo per reati gravi. Ci vuole l’interdizione”.

“Purtroppo tutto ciò dimostra un grave analfebetismo istituzionale e il sommo disprezzo per la libertà di pensiero, per la libertà della ricerca e l’autonomia dell’università – conclude Montanari – Non mi permetto di chiedere le dimissioni di questi parlamentari. Ci dovrebbero però essere parlamentari degni, capaci almeno di conoscere l’ordinamento dello Stato”.

 

 

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