La bufala di Salvini dei 7 euro a testa rilanciata dal Tg2: la denuncia del Pd
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La bufala di Salvini dei 7 euro a testa rilanciata dal Tg2: la denuncia del Pd

Lo denuncia Mauro Furfaro, responsabile comunicazione del Pd: "La Rai è la televisione di Stato. E non può permettersi non solo di rilanciare bufale che offendono e deridono le famiglie italiane in difficoltà"

Salvini al Tg2
Salvini al Tg2
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29 Marzo 2020 - 16.24


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Mauro Furfaro, responsabile Comunicazione del Pd, ha denunciato che il Tg2, all’ora di pranzo, “è stata rilanciata l’offensiva bufala di Salvini sui ‘7 euro a testa per ogni italiano’. È stato fatto come se quella fosse una notizia, una semplice posizione politica. E non una fake news colossale. Senza, quindi, aggiungere il fatto che tutti avessero contestato Salvini per quella bufala”.
“Ma c’è anche di peggio. Perché non solo il Tg2 ha rilanciato la fake news, ma l’ha anche ingigantita. Nel loro servizio parlano infatti di ”6 euro” e non di 7, come nella dichiarazione originaria. E così, da oggi all’ora di pranzo, milioni di italiani a casa hanno ricevuto un’informazione falsa e per giunta anche ulteriormente distorta”, prosegue.
“Troviamo l’episodio grave. Molto grave. Perché la Rai è la televisione di Stato. E non può permettersi non solo di rilanciare bufale che offendono e deridono le famiglie italiane in difficoltà. Ma addirittura di aggravarne il contenuto a danno di una delle cose più preziose che abbiamo in questo momento: l’informazione”, conclude Furfaro.

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Anzaldi: riportiamo il servizio pubblico al rispetto della deontologia 
“Anche il nuovo responsabile comunicazione del Pd, Marco Furfaro, si è accorto delle violazioni della Rai e in particolare del Tg2 contro la correttezza dell’informazione e il pluralismo. Ben arrivato”.

Lo ha dichiarato Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva: “Se vuole davvero riportare il servizio pubblico al rispetto della deontologia e dell’imparzialità, però, prenda davvero in mano la situazione, visto che il Pd è azionista di maggioranza di questo Governo: che fine ha fatto la revoca di Foa? Che fine ha fatto l’accesso agli atti chiesto dai capigruppo Pd per visionare le schede della votazione in Vigilanza? Perché il Cda non viene riequilibrato con un vero presidente di garanzia? Quali iniziative concrete il Pd sta prendendo, a livello sia governativo che parlamentare, per riportare la Rai al rispetto del pluralismo, anche dopo le innumerevoli sanzioni dell’Agcom culminate nella multa da 1,5 milioni di euro?
Anche in questi giorni assistiamo ad un’informazione Rai schizofrenica, che non interrompe l’Eredità per il messaggio del presidente della Repubblica, ma fa slittare l’inizio del Tg1 delle 20 per trasmettere la coda finale della conferenza stampa del presidente del Consiglio Conte, invece di utilizzare le altre reti. Una Rai che trasmette senza fiatare la diretta del presidente del Consiglio da un social network privato, senza domande e svilendo il ruolo del servizio pubblico, episodio che ha trovato la riprovazione dell’Ordine dei giornalisti, dell’Associazione stampa parlamentare, della Fnsi e dell’Usigrai. Una Rai che non ha dato nessun aiuto ai ragazzi rimasti a casa per le scuole chiuse, perché nessun vero cambio dei palinsesti è stato effettuato. Una Rai che vede lo stesso Foa, non si sa bene a che titolo, saltare da una trasmissione all’altra come opinionista”.

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