Tolo Tolo, prosegue l'odio sovranista contro Zalone: "Film pagato da Soros"

Ai razzisti italiani non è andato giù che Zalone non prendesse in giro i migranti: "Chi si aspetta di trovare tracce del trailer nel film resterà deluso"

Un commento su Tolo Tolo
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3 Gennaio 2020 - 09.40


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Checco Zalone è un geniaccio: piaccia o meno, faccia ridere o no, l’intera campagna di marketing del suo film Tolo Tolo è stata orchestrata a puntino e non è escluso che tutte le polemiche sul razzismo siano state alimentate proprio per spingere l’Italia sovranista ad affollare i cinema con la convinzione di trovare un film in cui ‘si prendono in giro i negri’. 
Sono rimasti delusi: Tolo Tolo, come ha scritto Famiglia Cristiana, è in verità un racconto dell’Italia dal punto di vista di chi affronta la traversata per arrivare in Libia e le vittime dell’ironia di Zalone non sono i migranti ma proprio i razzisti nostrani. Che sono rimasti male. 
A parte Ignazio La Russa, che ieri ha scritto un tweet al vetriolo sul film, in rete si pescano molti commenti di chi si ritiene ‘preso in giro’ dal trailer del film. Insomma, l’Italia sperava di passare il santo Natale a ridere dei migranti, e non ha preso bene che gli sia stato negato il diritto ad essere razzisti. 

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