Il 1 aprile del 1929 nasceva a Brno Milan Kundera, scrittore ceco noto soprattutto per il suo romanzo ‘L’insostenibile leggerezza dell’essere’, un titolo talmente noto da diventare quasi più importante del libro stesso, comunque un vero e proprio cult degli anni ’80.
Eppure, Kundera è un autore prolifico: inizia la sua carriera di scrittore nel 1967 con Lo Scherzo, poi seguono Il Valzer degli Addii, La Vita è Altrove, Il Libro del Riso e dell’Oblio.
Ma è con ‘l’insostenibile leggerezza dell’essere’ che Kundera raggiunge la notorietà internazionale, forse proprio a causa del titolo così evocativo.
È quindi incredibile pensare che il libro abbia avuto una storia editoriale parecchio travagliata: scritto in ceco, lingua natale dello scrittore, il romanzo ambienta la storia d’amore tra Tomas e Tereza nel periodo della Primavera di Praga, ossia l’invasione della Cecoslovacchia da parte dell’ex Unione Sovietica. Molto critico nei confronti del governo, Kundera rifiutò la pubblicazione nel proprio paese natale e il libro fu pubblicato per la prima volta nel 1984 in francese.
La versione in ceco vide la luce solo nel 1985, ma non in Cecoslovacchia: avvenne infatti in Canada, per opera della casa editrice di Toronto 68 Publishers. Il libro non uscirà nel paese natale dello scrittore prima del 2006, quando una piccola casa editrice di Brno è riuscita a convincere Kundera a vendere i diritti del suo capolavoro, da cui è stato anche tratto un film di Philip Kaufman, con Daniel Day-Lewis e Juliette Binoche.