Tanti auguri alla grande Patti Smith attivata alla soglia dei 70 anni (li compirà il 30 dicembre) con un solo grande rimpianto: non essere stata in Europa con il marito, il chitarrista Fred “Sonic” Smith, morto nel 1994 dopo 14 anni di matrimonio.
È davvero un’esistenza straordinaria quella vissuta dalla sacerdotessa della New Wave, fatta di incontri e amicizie con molti dei protagonisti della vita culturale americana della seconda metà del ‘900, trionfi, cadute, dolori, ritorni, il progressivo passaggio dalla vita nella musica a una vita da narratrice. Una vita giustamente raccontata da film e documentari.
La sua più recente performance ha fatto il giro del mondo: Patti Smith era stata invitata dall’Accademia a esibirsi in occasione della consegna del Nobel per la letteratura. Aveva programmato di proporre un suo brano ma, una volta saputo che il premio era stato assegnato a Bob Dylan, ha deciso di cantare “A Hard Rain’s a Gonna Fall”. L’assenza di Dylan aveva fatto assumere alla sua esibizione il valore di una delega dal valore smisurato. La tensione e l’ansia da prestazione le hanno giocato un brutto scherzo, al punto da costringerla a interrompere la sua esibizione. I media hanno scritto che aveva dimenticato le parole, lei ha spiegato che semplicemente era stata travolta e bloccata dall’emozione.
In fondo Patti Smith era il personaggio ideale per celebrare il Nobel a Dylan: anche nel suo periodo d’oro nel rock, quelli tra il ’77 e il ’79, e di album come “Horses”, “Radio Ethiopia”, “Easter” e “Wave” si è sempre descritta come una poetessa prestata alla musica, un’ammiratrice devota di Rimbaud che ha sempre fatto della scrittura una pratica
Patti Smith: la poetessa della musica fa 70 anni
La grande cantante ha avuto una straordinaria carriera piena si meritati successi
27 Dicembre 2016 - 17.18
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