"Perché sono un genio! Lorenza Mazzetti": storia di una donna libera

Il documentario di Della Casa e Frisari: dall’infanzia con gli Einstein alla Londra del Free Cinema.

Lorenza Mazzetti
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28 Luglio 2016 - 14.15


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Lorenza Mazzetti, regista che negli anni ’50 rivoluziona il cinema inglese e fonda il movimento del Free Cinema, scrittrice che vince il Premio Viareggio con il racconto della sua infanzia insieme alla famiglia Einstein, pittrice delicata e intima, donna colta e curiosa che si muove tra le arti, sempre con lo sguardo e il coraggio di una bambina…

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Il documentario “Perché sono un genio! Lorenza Mazzetti” di Steve Della Casa e Francesco Frisari, in programma alla 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – Venezia Classici, ci accompagna nello straordinario mondo di Lorenza alla ricerca di quel “genio” che brilla nel suo sguardo leggero, fiabesco e profondo con cui si racconta e si muove nella vita di oggi e che anima i suoi film, libri e quadri.

Quella di Lorenza Mazzetti, classe 1927, è una vita da film: ancora bambina si ritrova orfana e con la sorella gemella viene adottata da Robert Einstein, cugino di Albert. Lì, nella campagna toscana, vive una tragedia che per anni non riuscirà a raccontare, l’uccisione della sua famiglia da parte dei nazisti e che lei stessa rivelerà solo da adulta nel suo libro “Il cielo cade”.

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Ad inizio anni ’50 si trasferisce a Londra per dimenticare, ma lì si ritrova povera e sola, non si perde però d’animo e riesce ad entrare alla prestigiosa Slade School of Fine Art chiedendo di essere ammessa «Perché sono un genio!», una frase chiave per la sua vita su cui ancora oggi continua a scherzare. Qui la fiaba di Lorenza inizia a volgere al meglio: tra rocambolesche avventure, rubando cinepresa e pellicola, si inventa regista e firma, nel 1953, il suo primo film K, tratto da “La Metamorfosi” di Kafka, grazie al successo del quale realizza il suo secondo filmTogether nel 1956.

I registi Lindsay Anderson, Tony Richardson, Karel Reisz si innamorano del suo approccio filmico tra neorealismo e poesia e, con lei, scrivono il manifesto del Free Cinema, un cinema “libero”, opposto e antagonista alla produzione media inglese e attento a quanto stava accadendo nella società: una presa di posizione che diede il via a un vero e proprio movimento politico, estetico e culturale di rinnovamento che toccherà, per gemmazione spontanea, tutte le cinematografie più importanti. Con Together, la storia di due operai sordomuti in una Londra bombardata dai nazisti, L

orenza va al festival di Cannes dove si aggiudica un premio e conosce Zavattini che le propone di collaborare. Torna in Italia e scrive “Il cielo cade”, il diario divertente e tragico di una bambina che racconta in modo spiazzante il fascismo, la guerra e quanto le era successo, un libro che le farà vincere il Premio Viareggio nel 1962 e che da cinquant’anni continua a venire ristampato. Inizia a collaborare con Vie Nuove, il settimanale del PCI, dove stringe amicizia con Pier Paolo Pasolini, continua a scrivere libri, dirige a Roma il Puppet Theatre e si dedica, con successo, anche alla pittura, fino a pubblicare nel 2014 con Sellerio“Diario Londinese”, il racconto dei suoi anni giovanili nella capitale inglese.

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In “Perché sono un genio! Lorenza Mazzetti” è Lorenza stessa a raccontarsi, mentre ci accompagna nei luoghi del suo passato e nella vita di oggi, con la gemella Paola e il suo mondo fatto di incontri e ricordi, sempre con la libertà all’infanzia addosso. Con le sue parole, la partecipazione degli amici Bernardo Bertolucci, Malcolm McDowell e David Grieco, le immagini dei suoi film e di quelle del Free Cinema e le animazioni dei suoi quadri, “Perché sono un genio! Lorenza Mazzetti” racconta una vita che è un’unica, personale opera d’arte. 

Una produzione Tangram Film, prodotto da Carolina Levi in associazione con Francesca Padula; regia di Steve Della Casa e Francesco Frisari; scritto da Emanuela Del Monaco e Francesco Frisari; con Lorenza Mazzetti, Bernardo Bertolucci, Malcolm McDowell, David Grieco, Paola Mazzetti, Dante Morganti; montaggio Alice Roffinengo; fotografia e riprese Martina Cocco; animazioni Fiammetta Horvat; Suono Paolo Testa; musica originale Ratchev & Carratello; materiali foto e video di Repertorio: British Film Institute National Archive, archivio Storico Luce e archivio Lorenza Mazzetti; distribuzione Italia Home Video Cinecittà Istituto Luce. Film riconosciuto di interesse culturale con contributo economico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo-Direzione Generale per il Cinema e sostenuto dal British Film Institute (BFI).  (Italia, 2016, 62’).

La casa editrice La nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi ristamperà, in autunno, alcuni dei libri di Lorenza Mazzetti.

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