Mazzette dalla Libia di Gheddafi: fermato l'ex presidente Sarkozy
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Mazzette dalla Libia di Gheddafi: fermato l'ex presidente Sarkozy

La misura giudiziaria è scattata nell'ambito dell'indagine sui finanziamenti illeciti per la campagna elettorale del 2007.

Nicolas Sarkozy e Muammar Gheddafi
Nicolas Sarkozy e Muammar Gheddafi
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20 Marzo 2018 - 08.14


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Una storia clamoroso che potrebbe portare da una ordinaria storia di mazzette alla guerra alla Libia che fu scatenata proprio su pressione della Francia di Gheddafi: l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato fermato ed è sotto interrogatorio nei locali della polizia a Nanterre. 
Il fermo è scattato nell’ambito di un’indagine su presunti finanziamenti illeciti provenienti dalla Libia per la campagna elettorale del 2007.
E’ la prima volta che Sarkozy viene interrogato su queste accuse dopo l’apertura dell’inchiesta, avvenuta nel 2013. Lo stato di fermo può durare fino a 48 ore, al termine delle quali l’ex presidente potrà essere portato davanti al magistrato. 
La storia delle mazzette e l’inchiesta
Nel maggio 2012 il sito Medapart pubblicò un documento che parlava di un finanziamento arrivato dalla Libia di Gheddafi per la campagna di Nicolas Sarkozy. Da allora le investigazioni dei magistrati avrebbero acquisito altri elementi che rinforzano i sospetti in merito. In particolare, nel novembre 2016, durante le primarie del partito I repubblicani, l’intermediario Ziad Takieddine affermò di aver portato 5 milioni di euro in contanti da Tripoli a Parigi tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007 per consegnarli prima a Claude Guéant, ex segretario generale dell’Eliseo, e poi a Nicolas Sarkozy, allora ministro dell’Interno.
Gli inquirenti hanno quindi investigato sulla possibile “complicità nella corruzione di pubblico ufficiale straniero” e sulla “complicità nell’appropriazione indebita di fondi pubblici in Libia”, in considerazione anche del fatto che tali osservazioni confermavano di fatto quelle del 20 settembre 2012 di Abdallah Senoussi, ex direttore dell’intelligence militare libica, davanti al procuratore generale del Consiglio nazionale transitorio libico.
Inoltre, aggiunge Le Monde, i libri dell’ex ministro del Petrolio libico Shoukri Ghanem morto nel 2012 in circostanze ancora non chiarite, recuperati dalla giustizia francese, menzionano l’esistenza di pagamenti a Nicolas Sarkozy.
Beshir Saleh, ex gran finanziere di Gheddafi e uomo di relazioni con la Francia, recentemente ferito da colpi d’arma da fuoco durante un attacco a Johannesburg, aveva dichiarato a Le Monde qualche tempo fa: “Gheddafi ha detto di aver finanziato Sarkozy. Sarkozy ha detto che non è stato finanziato. Io credo più a Gheddafi che a Sarkozy”.

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