Misterioso agguato in Sud Africa al tesoriere di Gheddafi, depositario di mille segreti
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Misterioso agguato in Sud Africa al tesoriere di Gheddafi, depositario di mille segreti

Beshir Saleh Beshir ferito da due colpi d'arma da fuoco lungo la strada verso l'aeroporto di Johannesburg. Il suo nome figura nell'indagine su finanziamenti occulti dalla Libia a Sarkozy

Bashir Saleh Bashir
Bashir Saleh Bashir
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25 Febbraio 2018 - 18.16


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Quello che era considerato il ”tesoriere” di Muammar Gheddafi, Bashir Saleh Bashir, è sfuggito a un tentativo di assassinio in Sud Africa, secondo quanto hanno riferito fonti della sua famiglia e i media sudafricani.
L’automobile sulla quale si trovava Saleh Bashir e guidata dal suo autista personale, lungo la strada per l’aeroporto di Johannesburg, è stata attaccata da un gruppo di uomini armati, che hanno esploso numerosi colpi, due dei quali hanno raggiunto il libico. Soccorso e portato nel Milpark Hospital, Bashir è stato giudicato in condizioni gravi, ma non iun pericolo di vita. C’è comunque un’altra versione, secondo cui l’agguato è stato messo a segno vicino alla casa di Bashir.
Bashir, oltre ad essere considerato uno dei più ascoltati consiglieri di Gheddafi, era anche responsabile della gestione del fondo sovrano della Libia, che include enormi investimenti esteri. Risiede in Sud Africa da circa cinque anni, dopo essere stato per qualche tempo in Francia.
Nonostante la sua personalità, la sua carriera e i molti segreti di cui sarebbe unico depositario, pare che abbia cercato di accreditare, parlando con la polizia, la tesi di uno scambio di persone. Ma sulla vicenda aleggia lo spettro di Shukri Ghanem, l’ex ministro del petrolio libico, che teneva diari delle cose che riteneva più importanti, morto “affogato” nel Danubio, tra i due turni delle elezioni presidenziali francesi del 2012.
La strada che collega Johannesburg all’aeroporto viene ritenuta pericolosa, tanto che altri episodi di aggressioni da parte di uomini armati hanno coinvolto di recente il capo di stato maggiore del Togo e un deputato senegalese. L’ipotesi di un atto di criminalità comune è sostenuta dai parenti di Bashir, che però hanno detto che “si è sentito particolarmente minacciato nelle ultime settimane”.
Per diversi mesi, quando si è trasferito in Sud Afirca, Saleh Bashir ha ripreso una intensa attività diplomatica con l’obiettivo di ricoprire un ruolo da protagonista nella ricostruzione della Libia. Peraltro il suo nome figura nelle indagini che la magistratura francese sta portando avanti in merito ad un possibile finanziamento occulto, da parte della Libia, della campagna presidenziale di Nicolas Sarkozy nel 2007.
Shukri Ghanem, in uno dei suoi diari, ha scritto che, nel corso di una cena,  Saleh Bechir Saleh aveva affermato di “aver inviato 1,5 milioni di euro a Sarkozy”.
In una intervista a Le Monde, Saleh aveva semplicemente detto: “Gheddafi ha detto che ha finanziato Sarkozy. Sarkozy ha detto che non è stato finanziato. Credo più a Gheddafi che a Sarkozy. “

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