Uccisa a Kiev un'avvocatessa attivista per la difesa dei diritti umani
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Uccisa a Kiev un'avvocatessa attivista per la difesa dei diritti umani

Era scomparsa da giorni. Il cadavere trovato in un fiume. Sdegno in tutto il Paese per la sua morte arrivata dopo avere ottenuto che non venisse amnistiato un imputato ''eccellente''

Proteste a Kiev dopo uccisione di una attivista dei diritti umani
Proteste a Kiev dopo uccisione di una attivista dei diritti umani
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2 Gennaio 2018 - 16.46


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Ondata di indignazione, in Ucraina, dopo l’omicidio di un difensore dei diritti umani, l’avvocatessa Iryna Nozdrovska, 38 anni, il cui corpo è stato trovato ieri in un fiume vicino a Kiev. La donna era scomparsa da giorni.

Questa è una “sfida per lo Stato”, ha riconosciuto oggi il capo della diplomazia ucraina, Pavlo Kimkine.
Un’ammissione di impotenza che illustra il disordine delle autorità del Paese dopo l’omicidio di Iryna Nozdrovska, da sempre in prima linea nella difesa dei diritti umani.
La polizia, già subito dopo la scoperta del cadavere, ha reso noto di avere aperto una indagine con l’ipotesi di omicidio premeditato.
L’omicidio ha provocato forti reazioni sui social network, dove in molti hanno proposto di scendere in piazza per manifestare sdegno per quanto accaduto.
Più di un centinaio di persone si sono riunite davanti al quartier generale della polizia regionale, al grido di ”Vergogna”.
L’ambasciata Usa in Ucraina, usando Twitter “, si è detta scioccata” dalla morte dell’attivista, chiedendo di “consegnare alla giustizia” i colpevoli. “Faremo del nostro meglio” per trovare gli autori dell’omicidio, ha promesso il vice capo della polizia nazionale, Vyacheslav Abroskin.
Iryna Nozdrovska si era particolarmente dedicata gli ultimi due anni per impedire il rilascio di un uomo, Dmytri Rossachansky, condannato a sette anni di carcere nel mese di giugno per avere provocatola morte della sorella in un incidente stradale, ma che aveva forti probabilità di essere amnistiato e rilasciato, forse anche per i suoi legami parentali con un magistrato. Sino a quando il suo appello è stato respinto dalla Corte d’appello di Kiev, grazie all’impegno personale di Iryna Nozddrovska, ha detto in un comunicato il gruppo ucraino per la tutela dei diritti umani Kharkiv (KHPG), mentre il sistema giudiziario è accusato di assolvere sistematicamente le persone vicine agli alti funzionari. L’avvocato Nozdrovska aveva ricevuto “numerose minacce da parte dell’accusato e della sua famiglia”, ha detto il deputato ucraino Mustafa Naïem. Secondo lui, nell’ultima udienza del processo a Rossochansky, il padre dell’imputato si era rivolto all’avvocatessa dicendole: ”finirai male”.

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