La folle provocazione di Trump: Gerusalemme è la capitale di Israele
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La folle provocazione di Trump: Gerusalemme è la capitale di Israele

Nonostante le tante richieste di non fare passi azzardati e favorire il processo di pace. La collera palestinese

Trump mentre fa l'annuncio su Gerusalemme
Trump mentre fa l'annuncio su Gerusalemme
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6 Dicembre 2017 - 18.45


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Una follia. Un altro passo verso una crisi che provocherà molti morti.
Donald Trump ha annunciato ufficialmente che “è il momento di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele”. Nel suo discorso alla Casa Bianca, il presidente americano ha riferito di aver dato istruzioni per muovere l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme che, ha aggiunto, “deve restare aperta a cristiani, musulmani ed ebrei”. “Non si può continuare con formule fallimentari. La scelta di oggi è necessaria per la pace”, ha sottolineato.
Con il riconoscimento di Gerusalemme “oggi ammettiamo quello che è ovvio, cioè che Gerusalemme è la capitale di Israele. Non è niente di più che un riconoscimento della realtà”.
“Non possiamo risolvere la questione mediorientale con il vecchio approccio – ha spiegato il presidente americano – e quindi ne serve uno nuovo. Farò tutto ciò che è in mio potere per un accordo di pace israelo-palestinese che sia accettabile per entrambe le parti. E gli Stati Uniti continuano a sostenere la soluzione dei due Stati”.
Proprio per questo, ha sottolineato Trump, “Israele è uno Stato sovrano con il diritto come ogni Paese di decidere la sua capitale. Essere consapevoli di questo è una condizione necessaria per raggiungere la pace”, che è “necessaria per espellere il radicalismo”. “Dio benedica gli israeliani, Dio benedica i palestinesi”, ha concluso Trump.
Il monito inascoltato del Papa

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“Il mio pensiero va ora a Gerusalemme. Al riguardo, non posso tacere la mia profonda preoccupazione per la situazione che si è creata negli ultimi giorni e, nello stesso tempo, rivolgere un accorato appello affinché sia impegno di tutti rispettare lo status quo della città, in conformità con le pertinenti Risoluzioni delle Nazioni Unite”. Così il Papa in udienza generale, invitando a “saggezza e prudenza, per evitare di aggiungere nuovi elementi di tensione in un panorama mondiale già convulso e segnato da tanti e crudeli conflitti”.  

“Gerusalemme – ha detto il Pontefice nel suo appello – è una città unica, sacra per gli ebrei, i cristiani e i musulmani, che in essa venerano i Luoghi Santi delle rispettive religioni, ed ha una vocazione speciale alla pace”. “Prego il Signore – ha concluso Francesco – che tale identità sia preservata e rafforzata a beneficio della Terra Santa, del Medio Oriente e del mondo intero e che prevalgano saggezza e prudenza, per evitare di aggiungere nuovi elementi di tensione in un panorama mondiale già convulso e segnato da tanti e crudeli conflitti”.
Hamas: Trump ha aperto le porte dell’Inferno
Riconoscendo Gerusalemme come capitale di Israele, il presidente Usa Donald Trump “ha aperto le porte dell’inferno”. Lo ha affermato Hamas in una prima reazione alla stampa dopo l’annuncio del presidente americano. A Gaza sono in corso cortei di protesta.
L’arroganza di Benjamin Netanyahu
“Qualsiasi accordo di pace con i palestinesi deve includere Gerusalemme come capitale di Israele”. Lo ha dichiarato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, commentando l’annuncio del presidente americano Donald Trump sul riconoscimento di Gerusalemme come capitale d’Israele.

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