Attacco Isis sugli Champs Elysées: morto un poliziotto e l'aggressore
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Attacco Isis sugli Champs Elysées: morto un poliziotto e l'aggressore

Lo Stato Islamico ha rivendicato l'azione atrribuendola a un jihadista di nome Abu Yusuf al-Beljiki; fue agenti feriti gravemente

Attacco Isis sugli Champs Elysées: morto un poliziotto e l'aggressore
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20 Aprile 2017 - 21.34


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Ancora paura a Parigi. Torna lo spettro del terrorismo nella capitale francese per una sparatoria sugli Champs Elysees nel corso della quale è stato ucciso un poliziotto, mentre due altri agenti sono stati feriti gravemente. Anche l’uomo che ha sparato contro l’agente è morto. L’attentatore era già noto alle forze dell’ordine. 
L’attentato è stato ufficialmente rivendicato dall’Isis che ha indicato l’autore come Abu Yusuf al-Beljiki, arrivato dal Belgio

L’assalitore già condannato per atti di terrorismo
Già nel 2001, l’assalitore degli Champs-Elyse’es aprì il fuoco su un agente, ferendolo gravemente: è quanto riferiscono fonti giudiziarie citate da BFM-TV. L’uomo venne condannato a diversi anni di carcere, poi schedato con la lettera S che indica gli individui radicalizzati a rischio. Era nato 39 anni fa a Livry-Gargan, in Seine-Saint-Denis, la banlieue nord di Parigi.
Al momento ci sono delle discrasie con l’Isis che ha parlato di un belga come autore dell’azione.
Ipotesi su un terrorista belga
Su Twitter il reporter di Canal Plus Jean-Louis Ney, sostiene che la polizia francese sarebbe sulle tracce di Youssouf El Osri, belga arrivato a Parigi con il treno Thalys. Il giornalista posta le informazioni inviate dalla polizia belga a quella francese. Secondo quanto riportano le immagini, durante la perquisizione a casa dell’uomo è stato trovato un biglietto del treno direzione Parigi. L’oggetto della mail specifica «Individuo molto pericoloso in viaggio verso la Francia». Non è dato sapere se l’uomo sia collegato alla sparatoria di stasera.

La dinamica
Due su un’auto con due persone a bordo. I  killer sono arrivati a bordo di un’auto e sono scesi accanto ad un automezzo della polizia armati con armi da guerra.
A quel punto hanno sparato contro i poliziotti che hanno reagito al fuoco.
Uno degli attentatori arrivato dal Belgio
La polizia ha appena emesso un mandato di arresto per un secondo assalitore, arrivato a Parigi in treno dal Belgio. E’ quanto riferiscono fonti della polizia francese, contraddicendo così ciò che ha appena riferito il portavoce del ministero interno francese Pierre-Henry Brandet, parlando in diretta tv con i cronisti.
Hollande: è terrorismo
L’attacco di Parigi “è terrorismo”: lo ha detto il presidente francese Francois Hollande, parlando in diretta tv.
“Tutti dobbiamo capire che le forze dell’ordine sono esposte e che il sostegno della nazione è totale. Deve essere fatto di tutto perché questi poliziotti, gendarmi e militari possano esercitare la propria missione, ovviamente nel rispetto delle regole”. Lo ha detto il presidente francese Francois Hollande, nel corso di un punto stampa di fronte all’Eliseo.
La natura dell’attacco

Non è stata ancora accertata e fonti degli inquirenti affermano che “nessuna pista è esclusa”. Le indagini sono state affidate alla procura antiterrorismo. La prefettura cittadina ha lanciato un allerta su Twitter, chiedendo di non recarsi nella zona. Per gli investigatori si tratterebbe “probabilmente” di un attacco terroristico e malgrado la prudenza del governo nelle prime dichiarazioni, tutto – a partire dall’arma utilizzata, una sorta di marchio di fabbrica del terrore in Europa – sembra propendere per il gesto programmato e organizzato per colpire i poliziotti.

Il presidente della Repubblica francese Francois Hollande si esprimerà sull’attentato dopo una riunione di crisi con il primo ministro Bernard Cazeneuve e il ministro degli Interni Matthias Fekl.

Il giallo del secondo aggresore

Secondo i media francesi un secondo aggressore sarebbe riuscito a darsi alla fuga, mentre un’ ora dopo l’attacco, ci sarebbe stata un’altra sparatoria a poca distanza.  

Anche se secondo le autorità “non ci sono altri interventi della polizia in corso” oltre a quello sugli Champs-Elyse’es, dove il perimetro dell’attacco è “stato messo completamente in sicurezza”: lo ha detto il portavoce del ministero dell’Interno, Pierre Henry-Brandet.

La prima ricostruzione
Stando alle prime testimonianze l’attentatore avrebbe postato su telegram un messaggio prima di passare all’azione dicendo che avrebbe ucciso un poliziotto.
Intanto un’evacuazione è in corso, elicotteri volteggiano sulla zona, la polizia chiede attraverso i media a tutti i parigini di evitare la zona.

L’attacco, a colpi di kalashnikov (“una sparatoria violenta”, secondo i primi testimoni), è avvenuta davanti a uno negozio di “Marks & Spencer”, grande magazzino britannico. A quanto si apprende, un terrorista sarebbe fuggito in un garage vicino.

Aggressore già noto agli 007
Sarebbe già conosciuto agli 007 francesi come un jihadista radicalizzato l’aggressore ucciso durante la sparatoria sugli Champ Elysees, a Parigi. Lo riferisca France 24. Secondo le informazioni del quotidiano Le Parisien, l’attacco è stato condotto da un uomo solo che ha aperto il fuoco con un’arma automatica.
Una perquisizione sarebbe in corso alla sua residenza a Seine-et-Marne, a est di Parigi.

In una sorta di ‘rivendicazione anticipata’ su Telegram, piattaforma di scambio messaggi, l’attentatore avrebbe scritto di voler uccidere agenti di polizia. Lo riferisce la rete Bfmtv. Telegram è stata più volte impiegata dai terroristi di Isis come sistema di comunicazione.

Gli 007 hanno già fatto irruzione nella sua abitazione e condotto una lunga perquisizione. La casa si trova nella Seine-et-Marne, nella banlieue parigina. Il ministero dell’Interno ha reso noto che sono in corso operazioni di sminamento della sua auto.

La sparatoria è avvenuta mentre andava in onda l’ultimo confronto fra tutti i candidati alle presidenziali in vista del voto di domenica. In tutto il paese le misure di prevenzione anti-terrorismo sono state potenziate proprio in vista della scadenza elettorale.

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