Dalla Befana per i bambini solo italiani ai saluti romani: il declino di Trieste
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Dalla Befana per i bambini solo italiani ai saluti romani: il declino di Trieste

Un sindaco che toglie dal municipio lo striscione per Regeni, un assessore che regala giocattoli ma solo ai figli degli italiani, un consigliere che dice che il femminicidio è un'invenzione...

Befana tricolore a Trieste
Befana tricolore a Trieste
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28 Dicembre 2017 - 17.24


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Qualche problema a Trieste, con la giunta di centrodestra, ce l’hanno eccome. L’ultima idiozia è stata centrata dall’assessore comunale al Commercio e agli eventi correlati di Trieste, Lorenzo Giorgi, che su Fb ha lanciato un post per dire che il 6 gennaio sarebbe arrivata la Befana portando giocattoli ma solo ai bambini poveri italiani. Il post è rimbalzato sui social, di bacheca in bacheca, è diventato un caso nazionale, tanto che a Giorgi ha replicato Enrico Mentana.

Che ha scritto:”Trieste è per storia e tradizione la più cosmopolita delle nostre città, è stata la terra di accoglienza per tanti, uno dei più grandi centri culturali d’Europa, il terrazzo sul mare dell’impero austroungarico prima di diventare italiana dopo la prima guerra mondiale, e poi teatro tragico della seconda (sotto l’occupazione nazista ospitò l’unico lager in terra italiana, luogo dell’uccisione di migliaia di ebrei e prigionieri politici).Nel dopoguerra – ancora Mentana – è stata a lungo divisa, ed è tuttora centro di confronto e luogo di frontiera, è una città che non si può non amare, respira storia, memoria e civiltà. È ben altro orgoglio che quello per cui un assessore scrive ITALIANI in maiuscolo per farsi dire bravo da qualche invasato mentre organizza una raccolta che ha il coraggio di definire benefica. I giocattoli e i bambini non hanno nazione”.

Giorgi alla fine ha cancellato il post ma l’indignazione resta tutta nella città governata da Roberto Dipiazza che durante la diretta della trasmissione “Ring”, su Telenova, si è lasciato andare al saluto romano, accompagnandolo col canonico “A noi”, mentre scorreva la sigla d’inizio del programma. Lo stesso sindaco che ha fatto togliere dalla facciata del Municipio lo striscione di Amnesty per Regeni. Nel Consiglio Comunale, è bene rammentare, siede il leghista Fabio Tuiach che ha detto che “Il femminicidio è una invenzione della sinistra” e ha accostato Maometto alla pedofilia.

 

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