Lazio, Vincenzo Paparelli e le offese su Radio24
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Lazio, Vincenzo Paparelli e le offese su Radio24

Il comico Andrea Merkù imita Gasparri e nella foga insulta Paparelli, tifoso della Lazio ucciso durante il derby del 28 ottobre 1979. Le scuse di Radio 24

Vincenzo Paparelli
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16 Dicembre 2016 - 14.53


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Intervento vergognoso quello del giornalista Andrea Merkù alla trasmissione radiofonica “Tutti Convocati” a cura di Carlo Genta e Giovanni Capuano andata in onda su Radio24 l’ 11 dicembre 2016. Il suddetto giornalista, che risulta iscritto all’albo dei pubblicisti del Friuli Venezia Giulia, imitando il senatore Maurizio Gasparri – probabilmente con l’intenzione di fare dell’ironia sugli esiti del derby romano (vinto dalla Roma sulla Lazio il 4 dicembre precedente) – ha intonato uno stornello in realtà dai contenuti profondamente lesivi della dignità e del ricordo di Vincenzo Paparelli, il tifoso della Lazio ucciso allo stadio Olimpico di Roma durante il derby del 28 ottobre 1979 con un razzo sparato da un tifoso romanista dalla curva opposta a quella in cui Paparelli assisteva alla partita con la moglie.

Come si può ascoltare tramite il podcast pubblicato sul sito di Radio24, Merkù canta la seguente strofa: “Oh Kevin, fino a ieri eri squalificato, ma poi giustizia ha trionfato. La sete è un problema grosso e a Cataldi gli hai gettato l’acqua addosso. Meglio acqua che un bel razzo, a laziali avete rotto il c….”.  Scrive Lazio.net, che ha presentato un esposto all’ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia: “Riteniamo che queste parole dal significato inequivocabile vadano ben oltre il diritto (sacrosanto) di fare della satira o dell’ironia, e che, sebbene non siano state pronunciate nell’ambito dell’esercizio della professione giornalistica debbano essere comunque giudicate sulla base delle regole deontologiche ed etiche che vincolano ogni giornalista, sempre, al rispetto della persona umana”.

Dopo le scuse di Radio 24, sono arrivate – tardive – anche quelle di Merkù che è intervenuto a La Zanzara, altra tramissione radiofonica per dire: “Sono estremamente dispiaciuto perché non c’era intenzionalità nella mia battuta: ho fatto un’infelice rima e la parola razzo mi è servita solo per quello, non ho assolutamente fatto nessun collegamento con la tragedia capitata anni fa di cui non avevo memoria. Io mi scuso pubblicamente innanzitutto con Gabriele Paparelli e la famiglia: l’ho chiamato per spiegare l’accaduto, non mi permetterei mai di strumentalizzare un fatto così drammatico. Chiedo scusa a tutti i tifosi della Lazio che si sono sentiti offesi. Ribadisco che non c’era nessuna volontarietà nel mio gesto”.

Sotto la sede romana di Radio24, sono comparsi alcuni striscioni firmati Curva Nord che recitano: “Rispetto per Paparelli”, come appreso dalla pagina Facebook de La voce della Nord

Le scuse alla famiglia e ai laziali. Oggi ai microfoni di Lazio Style Radio il comico ha voluto ribadire il suo dispiacere per l’accaduto: “Voglio dire che sono davvero dispiaciutissimo, il mio rammarico è immenso e come ho già ribadito a Gabriele Paparelli dopo l’accaduto e ribadito in diretta in radio, io mi scuso profondamente con la famiglia Paparelli e con l’intera comunità laziale se si sono sentiti offesi. Ribadisco che dalla mia parte non c’era alcun riferimento alla tragica vicenda, non mi permetterei mai di scherzare su certi argomenti, non c’era alcuna intenzionalità. La mia è stata una rima infelice e vi chiedo di perdonarmi”.

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